Sanita’: Cuda (Pd), convocare subito gli Stati generali calabresi

Catanzaro  – “Convocare rapidamente gli Stati generali della sanita’ calabrese per avere elementi certi sullo stato di salute dei nostri concittadini”. Lo chiede il segretario provinciale del Pd di Catanzaro, Gianluca Cuda, in una lettera aperta indirizzata, tra gli altri, al ministro della Sanita’ e al presidente della Regione. Cuda invita a “leggere con attenzione riflessioni pubblicate dall'”Huffington Post” di una nostra corregionale, Alice Mafrica di Melito Porto Salvo.Lei combatte contro un tumore ed evidenzia una serie di limiti del servizio sanitario regionale che purtroppo sono condivisi dalla comunita’ calabrese. Pone l’accento – sostiene il segretario del Pd catanzarese – sulla emigrazione sanitaria che ci porta a curarci al Nord e sulle criticita’ organizzative e strutturali. Sono riflessioni che non possono cadere nel vuoto e impongono a ciascuna forza politica di cimentarsi in una risposta che non si limiti a dire “Alice hai ragione!” Lei lo sa di avere ragione cosi’ come – spiega Cuda lo sanno i tanti malati che si confrontano con la sanita’ sul territorio. L’esercizio di responsabilita’ della politica deve andare oltre la “condivisione” social e di consenso”. Rivolgendosi ancora al ministro e al governatore, Cuda osserva: “Quando il Pd con il presidente della Regione e anche a livello parlamentare chiedeva il superamento del commissariamento lo faceva per superare un primo diaframma tra cittadini e servizio sanitario. Purtroppo – aggiunge il segretario provinciale del Pd di Catanzaro – non ci siamo riusciti ma le ragioni di quella richiesta ci sono tutte e segnano in filigrana le parole della Mafrico. Per questo la richiesta che sottopongo alla vostra attenzione e’ quella di convocare rapidamente gli Stati generali della sanita’ calabrese a partire dai medici di famiglia per avere elementi certi sullo stato di salute dei nostri concittadini. Dati per capire l’incidenza delle patologie tumorali. Confrontarsi con i primari di oncologia delle strutture sanitarie calabresi. Arrivare al registro tumori anche da noi. Solo cosi’ – rileva Cuda si potra’ agire con piu’ efficacia per migliorare la nostra sanita’”. Cuda conclude auspicando che “queste riflessioni non si esauriscano nella indignazione ma trovino una risposta istituzionale e che questa proposta possa essere condivisa e accolta”.