Lamezia: Renda “fiera agricola esclusa da agenda urbana”

Lamezia Terme – “Agenda Urbana, per alcune settimane nel dibattito e nelle scelte di politiche pubbliche, aveva assunto tra gli attori sociali ed economici un ruolo propositivo. Soprattutto le aziende avevano colto l’opportunità di un ruolo in merito ad alcune proposte, in particolare una rinnovata attenzione verso l’istituzione di una rinnovata e competitiva Fiera Agricola, atteso che Lamezia mantiene il primato tra le Fiere storiche in Calabria”. E’ quanto afferma Piero Renda, nella sua qualità di presidente del “Parco Agricolo Calabria”, in merito all’argomento dell’Agenda Urbana e sull’esclusione dalla strategia dell’Ente Fiera e della Fiera agricola.
Secondo Rende “ci saremmo aspettati che il Commissario ed i tecnici preposti avanzassero un progetto di sviluppo integrato centrato proprio sull’Ente Fiera. Ovviamente tenendo conto anche di quanto di recente alcune Associazioni avevano indicato. Anche a nostro avviso la prima azione da attivare, da subito, è che l’immobile dell’ex Cantina Sociale di Sambiase esca fuori dal piano di dismissioni deliberato dal Comune, anche perché agli atti resta ferma una decisiva deliberazione del Consiglio comunale che all’unanimità si era espresso per la rinascita della Fiera agricola presso la ex cantina. Con la previsione e l’impegno di un finanziamento di 250.000 mila euro per un primo intervento di ristrutturazione”.
Piero Renda, ci tiene a sottolineare che “da anni vi è la partecipazione attiva del Parco Agricolo Calabria (Associazione di Imprese regionale) all’appuntamento annuale della Fiera Agricola, in prospettiva di una sua rinascita. Ci si chiede come mai il Comune di Lamezia, pur trovando in Agenda Urbana il chiaro collegamento al sostegno delle filiere produttive ed ai servizi anche attraverso l’insediamento di nuove imprese non abbia pensato a sostenere un’opera che nel cuore e nella testa dei lametini è di una importanza superiore. Anche perché in linea con l’Asse Competitività e attrattività del sistema produttivo con prioritàsulla internazionalizzazione. D’altra parte è evidente nel documento il richiamo a sostenere le economie urbane oppure valorizzare il potenziale che scaturisce dalle diversità socioeconomiche o anche per coniugare la riqualificazione edilizia ed ambientale con progetti volti allo sviluppo dell’occupazione e alla riduzione del disagio sociale. Certamente apprezziamo molti degli gli interventi previsti che sono diretti all’inclusione delle fasce deboli e delle persone maggiormente vulnerabili, politiche quanto mai necessarie in questo perdurante periodo di crisi. Alcuni dubbi sorgono sull’efficacia di interventi che dovrebbero portare all’occupabilità dei soggetti bisognosi di occupazione. La criticità sorge sul mancato inserimento nei piani di sviluppo della Fiera Lamezia, o meglio del c.d. quartiere fieristico,attraverso una struttura funzionalmente competitiva, che è uno strumento integrato di sviluppo per attrarre su questo territorio la partecipazione di imprese e nuove tecnologie”.
“La Fiera è un veicolo di conoscenze, saperi e innovazione – sottolinea   Renda – per l’agricoltura e l’agroalimentareche deve mirare a svolgere un ruolo centrale in Calabria e nel Mezzogiorno. Fiera anche quale strumento ed infrastruttura per la competitività. Se riuscissimo oggi a rafforzare la Fiera agricola Lamezia certamente creeremmo le condizioni per pensare anche alla nascita di un forte Polo fieristico regionale, rilanciando le aziende con nuova occupazione”.
Renda ritiene che “se fosse escluso l’intervento Fiera agricola anche in questa occasione il destino socio-economico ed occupazionale per Lamezia sarebbe devastante. Non ci sarebbe più alcuna possibilità di creare le condizioni di nuovo sviluppo, pregiudicando anche l’altro intervento strategico sul Distretto agroalimentare di qualità su cui a breve apriremo un confronto con il Comune e la politica lametina. La Fiera rappresenta la nostra territorialità delle azioni di sviluppo e non può essere considerata marginale anzi cancellata dagli interventi possibili. Noi che rappresentiamo le imprese su questo ambito faremo una battaglia senza sosta né rinuncia. Qui è in gioco la cancellazione di una storia che ha segnato la prima centralità di Lamezia e del lametino ed è per questo che invitiamo il Commissario a rimodulare le azioni sulla questione Agenda Urbana e mettere al centro La Fiera agricola Lamezia”.