Mancata intitolazione via a 18enne ucciso, protesta dei genitori

Pasquale Andreacchi

Pasquale Andreacchi

Vibo Valentia – Intitolare una via o una piazza del comune di Serra San Bruno a Pasquale Andreacchi, il 18enne sequestrato ed ucciso nell’ottobre 2009 ed i cui resti (il cranio e qualche osso) sono stati rinvenuti il 19 gennaio 2010 in un cassonetto dell’immondizia. A lanciare la petizione, con tanto di raccolta firme fra la popolazione, erano state le associazioni “Libera”, “Il Brigante”, “In.Ca. Stri” ed il comitato civico “Pro Serre” che attraverso l’organizzazione di una manifestazione avevano consegnato l’istanza all’amministrazione di Serra San Bruno. A distanza di due anni, pero’, nulla e’ stato fatto ed i genitori del giovane con una nota si dicono “stanchi del tira e molla di politici incapaci di dare seguito alle promesse che da anni continuamente pronunciano”. Salvatore e Maria Rosa Andracchi si dicono quindi pronti a “manifestazioni di protesta eclatanti all’interno del municipio se in tempi brevi l’amministrazione comunale di Serra San Bruno non dovesse dare seguito agli impegni assunti rispetto alla via da intitolare alla memoria di Pasquale Andreacchi, affinche’ il suo ricordo rimanga vivo e ricordi soprattutto al suo assassino, che sicuramente attraversera’ quotidianamente quel luogo, che non potra’ mai trovare pace per quello che ha fatto ed il suo rimorso rimarra’ vivo in eterno, almeno fin quando non trovera’ il coraggio di raccontare tutta la verita’ e pagare per le sue colpe”.