‘Ndrangheta: condanna definitiva per caso lupara bianca

Vibo Valentia – La Cassazione ha confermato in via definitiva la sentenza con la quale lo scorso anno la Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro ha condannato a 24 anni di reclusione Antonio Emilio Bartolotta, 39 anni, di Stefanaconi (Vv), ritenendolo responsabile dell’omicidio e dell’ occultamento del cadavere di Michele Penna, assicuratore e segretario cittadino dell’Udc. Il cadavere di Penna non e’ mai stato ritrovato nonostante incessanti ricerche. Un caso di “lupara bianca” in piena regola. Michele Penna, scomparso il 19 ottobre 2007, secondo l’accusa, sarebbe stato eliminato in quanto intenzionato a staccarsi dalla cosca del paese, che sarebbe stata guidata dal presunto boss Nicola Bartolotta (di cui Penna aveva sposato la figlia), con l’intenzione di formarne una nuova. Lo stesso Penna sarebbe poi stato punito dal clan, secondo gli inquirenti, anche per una presunta relazione con la moglie di un affiliato alla cosca Bartolotta all’epoca detenuto.

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