‘Ndrangheta: boss Mancuso assolto da accusa estorsione

Vibo Valentia – La Corte d’Appello di Napoli ha assolto “per non aver commesso il fatto” il boss Antonio Mancuso, 80 anni, di Limbadi, nel Vibonese, dall’accusa di tentata estorsione ai danni del “Melograno village”, struttura turistica alla cui costruzione a Parghelia (Vv) era interessata anche l’ex presidente della sezione civile del Tribunale di Vibo Valentia, Patrizia Pasquin. Il giudice, a seguito dell’operazione “Dinasty 2- Do Ut Des”, e’ stata condanna in via definitiva a 2 anni e 4 mesi per corruzione giudiziaria ed e’ attualmente sospesa da funzioni e stipendio.
Nellla stessa operazione era coinvolto anche Antonio Mancuso con l’accusa di aver tentatodi incassare una parte del finanziamento pubblico destinato alla costruzione del villaggio. La competenza della Corte d’Appello di Napoli si era radicata dopo un annullamento con rinvio da parte della Cassazione della sentenza della Corte d’Appello di Salerno. In primo grado Antonio Mancuso era stato condannato a 7 anni di reclusione. L’operazione “Dinasty 2 – Do Ut Des” era scatta nell’ottobre del 2006 ad opera della Dda di Salerno che aveva coordinato un’attivita’ investigativa della Squadra Mobile di Vibo Valentia guidata all’epoca da Rodolfo Ruperti.

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