Armi: scarcerato a Limbadi cognato boss Mancuso

Vibo Valentia – Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha scarcerato Domenico Di Grillo, 71 anni, di Limbadi, arrestato il 9 aprile scorso con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni dopo una serie di perquisizioni seguite all’autobomba con la quale e’ stato ucciso il biologo Matteo Vinci. Domenico Di Grillo, difeso dall’avvocato Giuseppe Di Renzo, lascia cosi’ gli arresti domiciliari per l’obbligo di firma quotidiano alla polizia giudiziaria. L’uomo – confinante e vicino di casa della famiglia Vinci, e’ il marito di Rosaria Mancuso, sorella dei piu’ noti boss del clan di Limbadi, Giuseppe, Diego, Francesco e Pantaleone Mancuso. Nei confronti della donna, arrestata martedi’ per la detenzione di altre armi, il gip di Vibo ha invece ieri rigettato la richiesta di arresto non ritenendo vi fossero prove per ricondurre le armi ritrovate nella disponibilita’ della Mancuso.

,