Migranti: Cgil, inchieste evidenziano opacita’ rete accoglienza

cara-isola60x40Catanzaro – “Gli arresti ed i fermi effettuati dalle forze dell’ordine tra le province di Crotone e Catanzaro e relative alla longa manus della’ ndrangheta sul Cara di Isola Capo Rizzuto e non solo, ma anche le recenti inchieste delle Procure di Catanzaro e Catania non fanno altro che descrivere lo stato delle opacita’, delle gestioni criminali e del cattivo funzionamento dei corridoi umanitari del sistema dell’accoglienza diffuso sul territorio nazionale”. Lo si legge in una nota della Cgil Calabria che parla di “un sistema corrotto, che di umanitario non ha nulla, un fallimento nascosto dietro l’etichetta dell’emergenza, un sistema italiano dell’accoglienza che e’ diventato business per organizzazioni criminali, per camuffate pseudo-associazioni a volte familistiche e clientelari. Lo aveva gia’ raccontato la vicenda di “Mafia capitale”, ma lo raccontano – e’ scritto – anche le decine di violazioni dei diritti umani denunciate in questi anni e riprese dal Procuratore Gratteri nelle dichiarazioni di ieri. La dirompente operazione portata a termine dalla DDA di Catanzaro, dai Carabinieri di Crotone e dalla Guardia di Finanza – si legge – deve ancora di piu’ sensibilizzare e valorizzare l’azione quotidiana di quelle tante organizzazioni sociali,sindacali, ed associazioni di volontariato che quotidianamente ed in forma gratuita si impegnano a dare l’aiuto umanitario ai tanti migranti costretti a lasciare la propria terra per le guerre, miseria e fame. La presenza nell’inchiesta di alcune associazioni di volontariato, anche vicine al mondo cattolico destano una ragione di inquietudine maggiore. La permeazione delle ‘ndrangheta ha ormai raggiunto livelli sino a poco tempo fa inimmaginabili, la ‘ndrangheta di seconda generazione non solo si e’ infiltrata in Comuni, associazioni, nella politica, ma ha costruito purtroppo classi dirigenti e governa direttamente il territorio. Per queste ragioni – secondo la Cgil – occorrono specifici interventi da parte dello Stato per misure straordinarie per la messa in sicurezza ambientale del territorio e l’ordine pubblico. D’altra parte, proprio la sontuosa operazione portata a termine stanotte, sta a dimostrare che lo stato e la legalita’ possono rinascere con rinnovato vigore e maggiore determinazione anche e soprattutto qui da noi”.

La Cgil, si da rilevare, “in tutte le sue articolazioni ed i suoi livelli sara’ impegnata a sostenere e ad essere presente in prima linea a tutte le iniziative e le azioni concrete per la legalita’ messe in campo dallo Stato, dalle associazioni e dalla societa’ civile, favorendo e sottoscrivendo appositi protocolli con tutti gli Enti, cosi’ come abbiamo gia’ fatto nel processo Gotha a Reggio Calabria che si terra’ il 18 con la costituzione di parte civile. Anche l’Unione Europea – si legge infine – deve fare la sua parte, deve controllare i corridoi umanitari e favorire gli accordi internazionali per un piano di aiuti anche sui luoghi di origine. Non puo’ lasciare il nostro Paese solo, a mani nude a gestire un fenomeno migratorio che sara’ inarrestabile e dalle dimensioni bibliche”.