Intimidazioni: incendiate auto Bova, reazioni

Arturo-Bova

Catanzaro – “A nome dei democratici calabresi esprimo la mia solidarieta’ e la mia vicinanza al consigliere regionale Arturo Bova per il grave atto intimidatorio subito la scorsa notte ad Amaroni”. Lo dichiara il segretario del Pd Calabria Ernesto Magorno dopo che, la scorsa notte, sono state incendiate due autovetture del consigliere regionale. “Non bastano piu’ pero’ solo gli attestati di solidarieta’ – continua Magorno – il continuo ripetersi di minacce di cui sono oggetto rappresentanti delle istituzioni, in Calabria e’ divenuta una vera e propria emergenza, e richiede una risposta complessiva, ferma ed intransigente, da parte dello Stato, in tutte le sue componenti, della politica e della societa’ civile. In attesa che siano chiarite, dalle autorita’ preposte, le cause del grave attentato della scorsa notte non posso che rinnovare il mio invito ad Arturo Bova a proseguire, senza timori e con immutato, entusiasmo nel suo percorso politico e nel suo impegno civile, ribadendogli il pieno e caloroso sostegno di tutto il Pd calabrese”.

Solidarieta’ e’ stata espressa anche dal gruppo regionale di cui Bova fa parte, attraverso una nota del consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea: “Il gruppo dei Democratici Progressisti che ho l’onore di presiedere in Consiglio regionale esprime piena solidarieta’ e vicinanza all’amico e collega Arturo Bova per il vile e grave atto intimidatorio subito da lui e dalla sua famiglia questa notte”. “L’on. Bova – ha aggiunto Giudiceandrea – e’ stato per due legislature un ottimo Sindaco fino a poco prima del suo impegno in Consiglio ed e’ un bravissimo penalista che svolge il suo lavoro con passione, onesta’ e dedizione. Giuseppe Neri ed io, del gruppo dei Democratici Progressisti di cui Bova fa parte condanniamo con fermezza cio’ che e’ accaduto ma con altrettanta decisione possiamo affermare che non saranno le auto incendiate a frenare il nostro lavoro e il nostro impegno che continueremo a svolgere con grande senso di responsabilita’. Questo e’ stato un gesto spregevole – ha concluso Giudiceandrea – che non ha colpito solo il collega Bova ma un’intera comunita’ ed e’ anche per questo che vogliamo ribadire con rigore la necessita’ di azioni mirate alla difesa forte dei principi della legalita’ in questa nostra difficile regione”.

Solidarieta’ anche da Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro e segretario provinciale del Pd: “Esprimo la mia piu’ sentita solidarieta’ e quella dell’intero Partito democratico della provincia al consigliere regionale Arturo Bova che e’ stato oggetto di un vile atto intimidatorio. Mi sono recato questa mattina a casa sua per esprimere personalmente la mia indignazione per quanto accaduto. Ci stringiamo al suo fianco nella battaglia per la legalita’ e la trasparenza, che lo hanno sempre contraddistinto nel suo operato – ha concluso Bruno – non sara’ solo in questa battaglia: il Pd a tutti i livelli e’ con lui”.

Il consigliere regionale del Pd Michele Mirabello si dice “vicino all’amico e collega Arturo Bova per il vile attentato subito questa notte. Un gesto – aggiunge – che colpisce l’intero consiglio regionale. Oggi piu’ che mai bisogna essere compatti e condannare apertamente ogni forma di criminalita’. Non sara’ di certo un’intimidazione a fermare il nostro lavoro, anzi, – dice – tutto questo accresce in noi la forza e la determinazione per continuare il processo di cambiamento avviato da questa legislatura”.

Il presidente della quarta Commissione consiliare ‘Assetto e utilizzazione del territorio, protezione dell’Ambiente, Nicola Irto, ha rilasciato una dichiarazione sulla vicenda: “Ancora un segnale inquietante per una Calabria che sta dimostrando di volere rompere con il passato e iniziare una nuova stagione di crescita. Il grave attentato intimidatorio che ha colpito la scorsa notte la famiglia del Consigliere Regionale Arturo Bova – sottolinea Irto – con l’incendio delle due autovetture, di cui una della moglie, nel cortile della propria abitazione ad Amaroni, mi lasciano sgomento. Solidarieta’ indiscussa, dunque, all’amico e collega consigliere, e sostegno illimitato, nella consapevolezza che l’azione politica e professionale di Arturo Bova, non si fermeranno dietro questa intimidazione. La Calabria, a tutti i livelli – continua Nicola Irto – deve poter dimostrare che esiste un’azione amministrativa che puo’ operare nella trasparenza e nella legalita’ e che rigetta, con tutte le proprie forze, il substrato criminoso che, nell’ombra, ritiene di poter dettare le regole della sopraffazione e del malaffare. Per la nostra parte, continueremo a ribadire la necessita’ di un’azione politica determinata a far rispettare le regole del vivere civile, dell’etica e di una morale coerente con le leggi dello Stato”.

Il vice presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino ha espresso “piena solidarieta’ e pieno sostegno all’onorevole Arturo Bova e alla sua famiglia per quanto subito. Questa regione vuole uscire dalla sabbie mobili, e non saranno le intimidazioni agli amministratori a fermare il bisogno di cambiamento e di normalita’ che i cittadini invocano ormai da troppo tempo. Sono sicuro – dice – che le forze dell’Ordine faranno presto luce su questa vicenda, restituendo serenita’ al consigliere regionale Bova, impegnato insieme a tutta la maggioranza nella costruzione di una Calabria migliore”.

“La gravissima intimidazione che hanno subito il collega Arturo Bova e la sua famiglia ripropone in maniera drammatica il tema della sicurezza e della democrazia nella nostra regione”. Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Pasqua (Oliverio Presidente) che aggiunge: “E’ venuto il momento da parte dello Stato di porre in essere misure davvero efficaci, ferme, contro chi usa metodi violenti per scoraggiare l’impegno di chi vuole una Calabria libera da condizionamenti e aperta al futuro”. “Esprimo vicinanza personale e politica al collega Arturo Bova per il vile gesto perpetrato nei suoi confronti. Solidarieta’ e vicinanza vanno estesi anche alla sua famiglia”. E’ quanto dice il consigliere regionale del Pd Mimmo Battaglia che aggiunge: “Mi auguro che la Magistratura e le forze dell’Ordine possano, al piu’ presto, far luce su questa triste vicenda che amareggia e mortifica ancora una volta la Calabria onesta e laboriosa e che colpisce gli amministratori impegnati in prima linea. Tutte le istituzioni devono fare quadrato affinche’ la legalita’, il rispetto e la convivenza civile prevalgano sempre e comunque in un Paese democratico come l’Italia”.

In una nota, il presidente del gruppo consiliare ‘Oliverio Presidente’, Orlandino Greco, dice: “Il barbaro attentato intimidatorio subito dal collega Arturo Bova e dalla sua famiglia, offende la coscienza democratica della Calabria degli onesti. Il tentativo di incutere timore e soggezione da parte di poteri oscuri e criminali – prosegue Orlandino Greco – non produrra’ gli effetti sperati poiche’, con Arturo Bova, c’e’ una Calabria che non intende genuflettersi dinanzi ai prepotenti e vuole vivere il proprio futuro da protagonista, libera e consapevole del valore della democrazia”.

“Il vile gesto intimidatorio che ha riguardato il collega Arturo Bova ripropone, in tutta la sua drammaticita’ ed attualita’, la sicurezza e la democrazia in Calabria”. E’ quanto afferma Flora Sculco capogruppo di “Calabria in rete”, che aggiunge: “Sono convinta che Arturo Bova sapra’ offrire la risposta che serve di fronti ad atti di tale gravita’: continuare a svolgere il proprio mandato con passione, competenza e coraggio, nello spirito che lo contraddistingue”.

La Cgil di Catanzaro esprime “vicinanza e solidarieta’ al consigliere regione Arturo Bova ed alla sua famiglia. Auspichiamo – dice il segretario Giuseppe Valentino – che le forze dell’ordine chiariscano al piu’ presto la natura del vile attentato nei confronti di un uomo delle Istituzioni. E’ intollerabile l’aumento diffuso nella nostra regione di intimidazioni ai danni di politici ed amministratori”.

Francesco Grandinetti “come Presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme esprime “grande solidarietà al Consigliere regionale Bova e alla sua famiglia, per il gesto infame e mafioso che ha subito. Ho conosciuto durante le elezioni provinciali di Catanzaro Arturo ed apprezzato le sue qualità politiche e morali. Non posiamo permettere – conclude – che questi gesti continuino a sporcare l’immagine di una regione già vessata da altri atavici ed altrettanto gravi problemi. Qualsiasi iniziativa tendente ad solidarizzare con l’on. Bova vedrà il nostro Consiglio Comunale in prima linea”.

“Esprimo vicinanza personale e politica al collega Arturo Bova per il vile gesto perpetrato nei suoi confronti. Solidarieta’ e vicinanza vanno estesi anche alla sua famiglia”. E’ quanto dice il consigliere regionale del Pd Mimmo Battaglia che aggiunge: “Mi auguro che la Magistratura e le forze dell’Ordine possano, al piu’ presto, far luce su questa triste vicenda che amareggia e mortifica ancora una volta la Calabria onesta e laboriosa e che colpisce gli amministratori impegnati in prima linea. Tutte le istituzioni devono fare quadrato affinche’ la legalita’, il rispetto e la convivenza civile prevalgano sempre e comunque in un Paese democratico come l’Italia”. In una nota, il presidente del gruppo consiliare ‘Oliverio Presidente’, Orlandino Greco, dice: “Il barbaro attentato intimidatorio subito dal collega Arturo Bova e dalla sua famiglia, offende la coscienza democratica della Calabria degli onesti. Il tentativo di incutere timore e soggezione da parte di poteri oscuri e criminali – prosegue Orlandino Greco – non produrra’ gli effetti sperati poiche’, con Arturo Bova, c’e’ una Calabria che non intende genuflettersi dinanzi ai prepotenti e vuole vivere il proprio futuro da protagonista, libera e consapevole del valore della democrazia”.
“Il vile gesto intimidatorio che ha riguardato il collega Arturo Bova ripropone, in tutta la sua drammaticita’ ed attualita’, la sicurezza e la democrazia in Calabria”. E’ quanto afferma Flora Sculco capogruppo di “Calabria in rete”, che aggiunge: “Sono convinta che Arturo Bova sapra’ offrire la risposta che serve di fronti ad atti di tale gravita’: continuare a svolgere il proprio mandato con passione, competenza e coraggio, nello spirito che lo contraddistingue”. La Cgil di Catanzaro esprime “vicinanza e solidarieta’ al consigliere regione Arturo Bova ed alla sua famiglia. Auspichiamo – dice il segretario Giuseppe Valentino – che le forze dell’ordine chiariscano al piu’ presto la natura del vile attentato nei confronti di un uomo delle Istituzioni. E’ intollerabile l’aumento diffuso nella nostra regione di intimidazioni ai danni di politici ed amministratori”.

Anche il vice coordinatore regionale Ncd, sen. Giovanni Bilardi, e il capogruppo in consiglio regionale, Giovanni Arruzzolo, esprimono solidarieta’ a Bova. “Si tratta di pagime buie e nere per la nostra democrazia – scrivono Bilardi e Arruzzolo – che, purtroppo, sono ancora molto frequenti e non solo inb Calabria nei confronti di tanti amministratori locali. Al consigliere Bova va la nostra totale solidarieta’ – aggiungono Bilardi e Arruzzolo – nella certezza che la magistratura sapra’ fare luce su questa inquietante vicenda che , proprio nelle vicinanze di Pasqua, ha turbato la tranquillita’ e la serenita’ di un consigliere regionale e della sua famiglia”.

A nome del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, il presidente Alessandro Nicolo’ha detto: “L’ignobile attentato ai danni del consigliere regionale Arturo Bova e della moglie colpisce le persone, le istituzioni e l’intera comunita’ e pertanto va condannato con fermezza. La continua scia di attentati ed intimidazioni – dice – contro amministratori pubblici in Calabria, ormai con carattere di endemicita’, deve spingere il Governo nazionale ad affrontare in maniera ferma il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico in questa regione. Pur restando fiduciosi nell’impegno quotidiano di magistratura e forze dell’ordine, carenti di uomini e mezzi, avvertiamo sul piano politico un progressivo calo di attenzione da parte del Governo Renzi sulla qualita’ della vita civile e democratica in Calabria. Al collega Arturo Bova ed alla sua famiglia rinnoviamo la nostra solidarieta’ con l’augurio che possano presto recuperare la piena tranquillita’”.

Per il sindaco di catanzaro, sergio Abramo, “l’atto intimidatorio nei confronti del consigliere regionale e sindaco di Amaroni, Arturo Bova, e’ un segno molto preoccupante di quanto la criminalita’ organizzata in Calabria stia rialzando la testa. Le due auto bruciate ad Arturo – ha aggiunto Abramo – sono un gesto grave che va a colpire tutti gli amministratori e i cittadini onesti della Calabria. Con Bova ho lavorato fianco a fianco per cercare di risolvere alcuni problemi seri della nostra provincia e della nostra regione, come quello dei rifiuti. Conoscendolo, sono sicuro che non si fara’ piegare o scoraggiare da un vile attentato per il quale i colpevoli, e’ la mia speranza, verranno individuati e perseguiti dalle Forze dell’ordine e dalla magistratura. Purtroppo – ha sottolineato il sindaco – stiamo assistendo a una preoccupante escalation criminale in tutta la Calabria, che non tralascia nessun territorio e coinvolge amministratori e cittadini che vorrebbero solamente poter lavorare e vivere in totale tranquillita’”.

Per il vice presidente del consiglio regionale Pino Gentile “si tratta di una vicenda che riporta indietro le lancette dell’orologio in una Calabria che ha bisogno di moderazione e di civilta’” .

Anche l’on Sinibaldo Esposito, cosi’come aveva fatto stamani il capogruppo Giovanni Arruzzolo, si associa con “sentimento di amicizia e di inquietudine al dolore del consigliere Bova auspicando che venga fatta presto luce sul grave episodio”

“Al collega Arturo Bova ed alla sua famiglia, destinatari di un pesantissima azione intimidatoria, esprimo la mia vicinanza piu’ sentita, sia personale che nella qualita’ di capogruppo della Casa delle Liberta’”. E’ quanto dice Francesco Cannizzaro, che aggiunge: “Indignazione da una parte, e bisogno di normalita’ e di ripristino del vivere civile dall’altra: sono convinto siano questi i sentimenti che appartengano alla maggior parte dei calabresi di fronte a situazioni dove a rischio e’ la stessa democrazia”.

Il gruppo consiliare “Oliverio Presidente” esprime “vicinanza e sentimenti di vera e leale solidarieta”‘ a Bova. “Nessuna parola puo’, in questi momenti, – dice il capogruppo Orlandino Greco – alleviare gli umani timori seguiti e succedutisi ad un gesto deprecabile, che stigmatizziamo con forza. Quanto successo al rappresentante del gruppo “Democratici e Progressisti” e’ fatto assai grave, che ci sprona a chiedere la massima attenzione ed una immediata e pronta risposta da parte delle istituzioni, delle forze politiche e sociali e di tutti coloro i quali non vogliono e non possono arrendersi alle paure o alle intimidazioni perpetrate da chi, probabilmente, ha timore di slegare, questa terra, dal malaffare e dalla criminalita’. Al collega ed amico Arturo Bova, – continua la nota – al di la’ di qualsiasi parola o frase di rito, riconfermiamo la nostra piena ed incondizionata vicinanza”.
“Puntualmente in Calabria si deve esprimere vicinanza umana, politica ed istituzionale per gravissimi gesti d’intimidazione. L’ultimo in ordine temporale e’ quello che ha interessato il consigliere regionale Arturo Bova. Un episodio di inaudita gravita’ che merita ferma censura” afferma il consigliere Giuseppe Mangialavori. “La liberta’ e’ il bene piu’ prezioso e va quotidianamente difeso da ogni forma di aggressione. Specie da quelle che puntano a limitare la sfera di pensiero e di azione. Gli incendi dolosi, gli atti di pura violenza – prosegue il consigliere – non interromperanno le dinamiche sociali ispirate dalla democrazia che, per sua stessa natura, si nutre di coscienze libere”.

Nazzareno Salerno, consigliere regionale, esprime “vicinanza e solidarieta’ al collega Arturo Bova ed alla sua famiglia per l’ignobile atto intimidatorio – scrove oin una nota – subito, che dimostra, ancora una volta, come in Calabria ci siano forze oscure che tentano di incutere timore e di spezzare la serenita’ della comunita’. Gli autori di questi gesti vergognosi devono essere individuati e puniti al piu’ presto e la presenza dello Stato deve essere realmente avvertita dai cittadini. Tutta la societa’ deve mostrarsi unita per far prevalere le energie positive che nella nostra regione esistono e vanno valorizzate. La legalita’ deve essere riaffermata per consentire una normale e civile convivenza”.

Solidarieta’ e’ stata espressa dal consigliere regionale Mimmo Bevacqua al collega. “Il susseguirsi di atti di aggressione a danno di amministratori – ha detto l’esponente del Pd – e’ allarmante ed e’ la riprova, ove ce ne fosse bisogno, di come sia difficile lavorare in Calabria. Vi e’ nella nostra regione un’emergenza legalita’ che non puo’ essere taciuta e impegna ciascuno di noi ad uno sforzo straordinario. L’esigenza di ristabilire normalita’ e legalita’, ritengo sia una priorita’ dell’azione politica che va declinata nelle forme piu’ rigorose e in modalita’ corale. A rischio c’e’ la democrazia, l’azione politica e anche la stessa liberta’ dei cittadini. La condanna – ha concluso Bevacqua – verso gesti vili come quello subito dal collega Bova e dalla moglie, e’ totale. L’azione di contrasto all’ illegalita’ e ai soprusi e’ un obiettivo che dovra’ vedere ciascuno di noi impegnato nel quotidiano, ciascuno nel proprio ambito di azione e competenza. Solo cosi’ potremmo uscire dalla zona buia in cui criminalita’ organizzata e malaffare ci hanno relegato”.

Il sindaco e l’amministrazione di Cortale condannano il gesto compiuto ai danni del Consigliere regionale “esprimendo solidarieta’, – si legge in una nota – certi di interpretare il comune sentire dei cittadini cortalesi, siamo convinti che non basta solo l’impegno delle forze dell’ordine, di cui occorre intensificare la presenza sul territorio, ma bisogna mobilitare tutte le forze sane per rispondere adeguatamente ed isolare tutti coloro che, agendo nell’ombra, mettono a repentaglio il vivere civile, facendo regredire le nostre comunita’”.

Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, ha diffuso un documento di solidarieta’. “Ad Arturo Bova, – dichiara – oggi collega consigliere oltre che dirigente del Partito Democratico, esprimo la mia piu’ totale vicinanza per l’ignobile gesto intimidatorio perpetrato ai danni suoi e della sua famiglia. Gia’ prima di condividere i banchi della maggioranza in Consiglio regionale ho avuto modo di conoscerlo per l’attenzione con cui si e’ sempre occupato dell’interesse generale della sua Amaroni, paese che ha amministrato per tanti anni con totale dedizione. La stessa – dice – che oggi sta dedicando al suo impegno da consigliere regionale e su cui, sono certo, non incidera’ minimamente quanto accaduto nelle scorse ore. Il gruppo del Partito Democratico, di concerto – dice – con la segreteria nazionale e regionale, intende proporre una manifestazione di solidarieta’ da tenersi a breve, proprio ad Amaroni, sui temi della legalita’ e della liberta’, consci che anche discutere di tali valori, incessantemente, sia nostro compito e nostro dovere. Alle forze dell’ordine – continua la nota – il compito di assicurare alla giustizia il colpevole o i colpevoli, nella speranza che questa Calabria inizi ad offrire ai suoi cittadini una realta’ diversa, in cui l’impegno di ognuno non debba subire l’umiliazione di pochi che vorrebbero decidere per tutti”. Anche Legambiente Calabria esprime solidarieta’ nei confronti di Bova. “Il gesto intimidatorio – recita un comunicato – rappresenta l’ennesimo preoccupante attacco nei confronti di amministrazioni che non si piegano ai ricatti dei soliti noti ma che si battono per i diritti del territorio al fine di far prevalere la civile e democratica convivenza”.

Lorenzo Costa, capogruppo del Partito democratico al Comune di Catanzaro, ha detto: “Ho appreso dalla stampa del vile gesto intimidatorio subito dal Consigliere regionale Arturo Bova. Esprimo la mia personale solidarieta’ e vicinanza ad un amministratore come Bova che ha fatto della legalita’ la traccia principale della sua azione politica. Sono certo che la giustizia sapra’ individuare al piu’ presto i responsabili di questo ignobile atto. Siamo pronti a mobilitarci”.