Immigrati: sos prefetti, sistema accoglienza prossimo a collasso

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Roma – Quella legata all’immigrazione e’ “un’emergenza misconosciuta a livello nazionale”: le prefetture, tra “mille difficolta’” ed “enormi sofferenze” garantiscono l’accoglienza, ma il sistema, in assenza di interventi, e’ “prossimo al collasso”. E’ l’allarme lanciato dai prefetti aderenti a Sinpref e Ap nella loro “assemblea di mobilitazione” in corso al Viminale. “Ci hanno lasciato soli a fronteggiare la situazione – lamentano Claudio Palomba e Antonio Corona, presidenti delle due sigle – Se tutti e 8mila i comuni facessero la loro parte ospitando un certo numero di migranti non ci sarebbero problemi, e invece solo 800 hanno dato la disponibilita’. Cosi’ reggiamo ancora per poco”. “Quello che ci viene chiesto e’ uno sforzo enorme – spiega Palomba – che sosteniamo in silenzio, 24 ore su 24, e senza rimostranze: l’accoglienza e’ un problema che riguarda tutti ma i sindaci non sempre ci aiutano, certi no – in vista delle elezioni – si spiegano anche con la paura di perdere voti e in certe realta’ locali nemmeno le diocesi rispondono ai nostri appelli. In un passato recente, l’emergenza e’ stata coperta con un’ordinanza di protezione civile, stavolta si pretende di gestire un fenomeno epocale con strumenti ordinari: possibile che solo oggi il governo si renda conto della situazione? Ci volevano un nuovo naufragio e centinaia di morti per cercare di correre ai ripari?”. “La situazione e’ al limite – conclude il presidente del Sinpref – e per superarla facciamo di tutto, anche gli agenti immobiliari: ma gli sbarchi, da gennaio a oggi, sono cresciuti del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato ed e’ probabile che continuino ad aumentare. Senza dimenticare che dobbiamo preoccuparci anche di problemi non meno importanti come sicurezza e terrorismo”. “L’anno scorso – ricorda Antonio Corona, presidente di Ap – sono arrivati 170mila migranti, quest’anno – se il trend dei primi mesi venisse confermato – potrebbero sfiorare quota 200mila: oggi ne ospitiamo piu’ di 80mila, se tutti gli altri non dovessero piu’ finire all’estero ce li ritroveremmo sul territorio. Senza sapere dove metterli. Gli hub? Non funzioneranno, diventeranno Centri temporanei con 4-5mila persone tutte assieme e il rischio di creare prodromi di tensione non facile da gestire”. Per Corona, l’unica soluzione possibile passa per il maggiore coinvolgimento dei comuni: “la logica non e’ quella di scaricare il problema su di loro, ma una distribuzione omogenea dei migranti consentirebbe di uscire dallo stallo. Da tempo diciamo che la soluzione potrebbe essere quella di riconoscere incentivi ai comuni che collaborano, per fortuna da ieri sembra che non siamo piu’ soli a pensarlo”. Per l’Ap, c’e’ anche un problema di “copertura politica: la circolare con la quale il Viminale ha chiesto piu’ posti alle province – osserva Corona – oltre a quella del prefetto Morcone, avrebbe dovuto recare anche la firma del ministro”.