Roma – “Se Renzi vuole aprire realmente il confronto con chi nella scuola vive, deve essere disponibile a cambiare radicalmente il disegno di legge. Il confronto lo chiediamo sul merito e sul serio, non con i tweet”. Lo afferma il segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo, riferendosi alla riforma della scuola. “Deve essere chiaro a lui e al governo – prosegue il sindacalista in una nota – che non ci accontentiamo di semplici aggiustamenti a un disegno di legge inaccettabile e autoritario che colpisce la dignita’, i diritti e la liberta’ di docenti, Ata e studenti senza migliorare la qualita’ della scuola pubblica. Lo sciopero del 5 Maggio ha confermato che sul merito della brutta scuola non c’e’ consenso. Renzi se ne faccia una ragione, non servono le sue lezioni con lavagna e gessetti! In questi giorni cresce e si allarga la mobilitazione e tutti i tentativi del governo di dividere il fronte della protesta sono falliti. Le proposte delle organizzazioni sindacali sono chiare e precise su precari, dirigenti scolastici, difesa della contrattazione e rinnovo del contratto nazionale. In assenza di risposte concrete le lotte continueranno a partire dai presidi a Montecitorio e in tutta Italia del 18, 19 e 20 maggio. Non escludiamo nulla, compresi ulteriori scioperi, e non ci faremo intimidire da nessuno. Discuteremo con il personale della scuola, con gli studenti e le famiglie dell’andamento del confronto e su come proseguire le lotte, ricercando sempre il massimo consenso. La nostra gente – conclude Pantaleo – ci chiede unita’, ma anche coerenza, non molliamo perche’ sono in gioco la scuola della Costituzione e la democrazia”.