Papa: 100 mila scout dell’Agesci in piazza San Pietro

Gruppo scout Lamezia Terme 1 "don Saverio Gatti"

Gruppo scout Lamezia Terme 1 “don Saverio Gatti”

Lamezia Terme – Oltre 100 mila scout dell’Agesci sono stati ricevuti ieri dal Papa in Piazza San Pietro, tra questi erano presenti 4mila calabresi. Si è tratto di un evento straordinario. Ed il Papa rivolgesi a loro ha spiegato che “associazioni come la vostra sono una ricchezza della Chiesa che lo Spirito Santo suscita per evangelizzare tutti gli ambienti e settori”. “Sono certo – ha assicurato – che l’Agesci puo’ apportare nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacita’ di dialogo con la societa’”.

Secondo Francesco, “questo puo’ avvenire solo a una condizione: che i singoli gruppi non perdano il contatto con la parrocchia del luogo, dove hanno la loro sede, ma che in molti casi non frequentano, perche’, pur svolgendo la’ il loro servizio, provengono da altre zone”. “Siete chiamati – ha scandito – a trovare il modo di integrarvi nella pastorale della Chiesa particolare, stabilendo rapporti di stima e collaborazione ad ogni livello con i vostri vescovi, con i parroci e gli altri sacerdoti, con gli educatori e i membri delle altre associazioni ecclesiali presenti in parrocchia e nello stesso territorio, e non accontentarvi di una presenza decorativa alla domenica o nelle grandi circostanze”.

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“Ci sono nell’Agesci – ha aggiunto – molti gruppi che gia’ sono pienamente integrati nella loro realta’ diocesana e parrocchiale, che sanno fare tesoro dell’offerta formativa proposta dalla comunita’ parrocchiale ai ragazzi, ai giovanissimi, ai giovani, agli adulti, frequentando, insieme con gli altri loro coetanei, i gruppi di catechesi e formazione cristiana. Fanno questo senza rinunciare a cio’ che e’ specifico dell’educazione scout. E il risultato e’ una personalita’ piu’ ricca e piu’ completa”. “Siete d’accordo? Allora andiamo avanti cosi’!”, ha poi concluso il Papa ricordando che “quando una volta qualcuno chiese al vostro fondatore, Lord Baden Powell, ‘che cosa c’entra la religione con lo scoutismo?’, egli rispose che ‘la religione non ha bisogno di entrarci, perche’ e’ gia’ dentro!”. Infatti, “non c’e’ un lato religioso del Movimento scout… insieme di esso e’ basato sulla religione, cioe’ sulla presa di coscienza di Dio e sul suo Servizio”.

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Questo il saluto dei presidenti del comitato nazionale Agesci Matteo Spano’ e Marilina Laforgia

Siamo venuti a Roma con il bastone e la bisaccia del pellegrino.
Siamo venuti ad incontrare il nostro Papa pieni di gioia, desiderosi di offrirci per fare bella la nostra Chiesa.
Questa piazza, oggi, è un’immagine fedele di ciò che è l’AGESCI: una grande famiglia cui
appartengono bambini e bambine, ragazze e ragazzi, accompagnati da giovani adulti e adulti
meno giovani.
Tutti noi, e tutti allo stesso modo, abbiamo promesso di fare del nostro meglio per essere
sempre pronti e preparati a servire.
Gli scout sono gente umile, che cammina per strada. A volte la strada si fa difficile, in salita.
Ecco perché portiamo una bisaccia, essenziale: per non essere appesantiti dalle tante cose
inutili che spesso occupano la nostra vita e ci fanno allontanare dalle cose semplici, che sono poi le più vere e le più belle.
La bellezza del nostro camminare da pellegrini, venire qui ad incontrare te, Papa Francesco, è il desiderio di abbracciare chi ogni giorno ci indica la strada maestra e ci invita a occuparci del mondo.
Siamo nelle città, nei quartieri dove possiamo essere più utili, e nei paesi. Abitiamo le
Parrocchie e qui proviamo a fare la nostra parte, come chi abita una casa insieme ad altri.
Ma non vogliamo dimenticare che senza l’appoggio dei nostri parroci e dei nostri vescovi, non riusciremmo ad essere una presenza così viva sul territorio.
In tutte le nostre esperienze, in tutti i nostri percorsi, al centro ci sono sempre i ragazzi. E’ lo Scautismo che mette al centro i ragazzi. Lo Scautismo è proprio nato -nella mente e nel cuore di Baden Powell, il nostro fondatore -pensando a loro: ai ragazzi e alla loro felicità presente e futura.
La proposta che gli adulti dell’AGESCI rivolgono ai ragazzi è fatta di esperienze, di vita, che gradualmente svelano a ciascuno come la strada più sicura verso la felicità sia costituita dall’impegno a procurare la felicità agli altri.
Nello Scautismo i ragazzi sono veri artefici del proprio cammino di crescita. E lungo questo
cammino hanno negli adulti dei compagni di strada, testimoni del Vangelo, che mentre li
guidano sanno di poter crescere con loro, nella ricerca della pienezza nella volontà di Cristo e della sua Chiesa.
Santo Padre, la nostra scelta educativa e di evangelizzazione è rivolta fino ai confini del
mondo, non solo in senso geografico, ma esistenziale. Vogliamo giungere nelle periferie del
vivere umano, là dove il messaggio di Cristo è più atteso e cercato, ma senza la
consapevolezza che è proprio quel messaggio che si attende e si cerca.
Ci permettiamo di sentirci proprio «… Chiesa “in uscita” ….comunità di … missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano, che festeggiano»
(Evangelii gaudium n. 24).
“Ora, Santo padre, desideriamo presentarle dei simboli. Noi crediamo molto nel valore e nella forza dei simboli. Ciò che le offriamo, perciò, rappresenta quello che siamo, racconta la strada che abbiamo percorso da pellegrini fin qui, ed anche qualche tratto della, nostra storia.”