Scuola: Bouchè, prestare attenzione all’intelligenza emotiva

DIEGO-BOUCHE

Catanzaro – In occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della la Calabria,Diego Bouclè, ha rivolto “a tutte le componenti della scuola calabrese un pensiero affettuoso. La nostra società ci chiama a un impegno sempre più costruttivo ed efficace per affrontare i tanti problemi esistenti nel nostro territorio. Il compito – scrive – non è cel1amente agile: istruire, formare, educare le nuove generazioni, rispondere in modo sempre più adeguato alle esigenze della realtà attuale, sociale, economica e politica comporta un’ attenzione sempre più vigile al tempo da spendere, alle risorse da impiegare, alle testimonianze da offrire per il raggiungimento di ogni buon risultato.
Mi sembra indispensabile – prosegue nel messaggio – che tutte le forze della scuola collaborino seriamente per portare avanti una strategia che combatta il rischio, sempre latente, dell’analfabetismo emotivo, grazie alla capacità di identificare ed esprimere i sentimenti, controllare gli impulsi, colloquiare con se stessi. Comprendere la prospettiva altrui, leggere ed interpretare i segnali sociali, avere un atteggiamento positivo verso la vita, aiuta a superare ogni tentativo volto ad emarginare e/o ad escludere.
Alla scuola – prosegue Bouclè – che accoglie i giovani è affidata la responsabilità di sviluppare abilità emozionali e cognitive, oltre che comportamentali. Come ha scritto Goleman è indispensabile in questi nostri tempi, soggetti a mutamenti tanto complessi, che i nostri giovani siano educati allo sviluppo di capacità interpersonali essenziali. Coltivare abilità emozionali significa aumentare l’autoconsapevolezza, controllare i sentimenti negativi, equilibrare la razionalità con la compassione. In altre parole, cioè, prestare attenzione in modo più sistematico all’intelligenza emotiva. Dunque ciò comporta un modello di apprendimento e di educazione più positivo rispetto alle esperienze del passato, un modo più naturale ed anche più efficace di mettere le emozioni al servizio dell’educazione.
Questo è – spiega – il nostro obiettivo per la realizzazione de “la buona SCUOLA”, integrare idee e conoscenze, trasformando il modo di guardare all’intelligenza e alle funzioni del pensiero. Riconoscere il valore delle “intelligenze multiple” significa, come sostiene Gadner, riconoscere i diversi profili delle intelligenze e guardare gli studenti nella loro unicità prima di tutto e, al tempo stesso, nella loro poliedricità. Per camminare al passo con i tempi, la scuola attuale deve puntare alla formazione di giovani che abbiano teste versatili, cervelli in grado di imparare sempre cose nuove e di attivare una diversità di competenze nel passato non richieste.
In questa occasione desidero augurare buon lavoro a tutti: in particolare auguro a tutte le componenti della scuola di continuare ad impegnarsi con entusiasmo sempre crescente pur nella consapevolezza delle tante difficoltà che si possono incontrare in questa fase.
Rivolgo, poi, il mio saluto ai genitori affinché siano sempre più attenti al dialogo con i propri figli, capaci di riconoscerne i punti di forza e le eventuali debolezze, nonché disponibili a collaborare con i docenti per il conseguimento degli obiettivi programmati, perché soltanto un ‘efficace collaborazione tra scuola e famiglia potrà facilitare il raggiungi mento di adeguati risultati.
Infine – conclude – il mio augurio più affettuoso va agli studenti, affinché possano sviluppare un atteggiamento positivo verso la vita ed essere in grado di leggere ed interpretare i segnali sociali collocando se stessi nella prospettiva più ampia della comunità. Buon anno scolastico e buon lavoro a tutti”!