Confcommercio: aumenta taccheggio, ‘colpite’ 7 imprese su 10

confcommercio--impreseRoma – E’ in aumento il fenomeno del taccheggio, al punto che sette negozi su dieci hanno subito episodi del genere negli ultimi anni. Non solo, ma secondo quanto emerge da un focus realizzato da Confcommercio-Imprese per l’Italia, in collaborazione con Format Research (in vista della Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio “Legalita’, mi piace” che si terra’ il 25 novembre prossimo), ma il taccheggiatore-tipo e’ piu’ spesso una donna (54,5% dei casi), tra i 35 ed i 54 anni (per il 56%), di nazionalita’ italiana (per il 56%), soprattutto coniuge con figli (per l’87,4%). Nel dettaglio, il 30% delle imprese segnala un aumento del taccheggio (+2,4% rispetto al 2014), in particolare al Centro (+3,8%) e al Sud (+4,1%); solo il 38,9% degli esercenti dichiara di essere riuscito a bloccare quasi sempre o spesso il taccheggiatore (-18,1% in confronto al 2014); il 48,3% delle imprese (+1,4% rispetto al 2014) si e’ dotato di misure anti-taccheggio; il 32,7% delle imprese investe tra il 2 e il 3% dei propri ricavi (+1,1% rispetto al 2014) per la sicurezza contro il taccheggio. Il 68,8% delle imprese del commercio al dettaglio e’ stato vittima almeno una volta in passato di un episodio di taccheggio. Il fenomeno e’ diffuso in prevalenza negli esercizi commerciali di dimensioni piu’ grandi (84,6%), nella distribuzione organizzata (75,2%), nelle imprese delle aree metropolitane (69%) e delle regioni del Centro Italia (75,8%) e del Nord-Ovest (72,2%). Il 30% delle imprese segnala un aumento del taccheggio nel proprio esercizio commerciale (+2,4% rispetto al 2014). In particolare, cresce al Centro (+3,8%) e al Sud (+4,1%). Diminuisce la capacita’ delle imprese di contrastare il fenomeno. Solo il 38,9% degli esercenti dichiara di essere riuscito a bloccare quasi sempre o spesso il taccheggiatore, una percentuale decisamente inferiore (-18,1%) rispetto a quella dello scorso anno. Sette imprese su dieci dichiarano che il taccheggio incide negativamente tra l’1 e il 5% dei propri ricavi. Il 48,3% delle imprese del commercio al dettaglio (+1,4% rispetto al 2014) si e’ dotato di misure anti-taccheggio. Di queste, il 55,3% ha adottato dispositivi di sorveglianza video e/o altre modalita’, anche informatiche e digitali, di sorveglianza da remoto; il 21,1% ha investito in corsi specifici per il personale; l’11,8% si e’ dotato di personale addetto alla vigilanza non armata, il 6,6% ha reclutato personale di vigilanza armata. Tre imprese su cinque investono fino all’1% dei propri ricavi in misure e strumentazioni di sicurezza per l’anti-taccheggio, mentre il 32,7% delle imprese investe tra il 2 e il 3% dei propri ricavi (+1,1% rispetto al 2014).