Irrigazione: Confagricoltura, per Consulta tributo solo con beneficio

Taranto – “Tributo si’ ma solo se c’e’ un beneficio effettivo derivante dall’attivita’ di bonifica. E’ questo Il principio fissato recentemente dalla Corte Costituzionale che, esprimendosi in materia di Consorzi di Bonifica, ha ribadito un importante criterio (settoriale) del sistema tributario in base al quale l’assoggettabilita’ a contribuzione consortile presuppone il beneficio derivato all’immobile dall’attivita’ di bonifica”. Lo dichiara Confagricoltura Taranto. Per quest’ultima, “si tratta della “pietra tombale” su un’annosa vicenda, attorno alla quale si era sviluppato un cospicuo contenzioso”. “La Corte – dichiara Luca Lazza’ro, presidente Confagricoltura Taranto -ha sancito in modo inequivocabile quanto andavamo sostenendo da anni e cioe’ che non si poteva chiedere alle nostre aziende ricadenti nel perimetro dei consorzi di pagare un tributo di bonifica dal quale non ricevevano alcun beneficio. Il nesso beneficio-tributo e’ ora scolpito in una sentenza di cui anche il legislatore regionale pugliese, che sta rimettendo mano alla riforma in questi giorni, dovra’ assolutamente tener conto”. La pronuncia della Consulta (sentenza n. 188 del 10 ottobre 2018) ha avuto origine da una ordinanza della Commissione Tributaria Provinciale di Cosenza del 12 giugno 2017. Per il direttore di Confagricoltura Taranto, Carmine Palma, “la Corte Costituzionale ha offerto a tanti agricoltori un principio cardine che ha forza costituzionale. Potranno opporsi, cosi’, a qualsiasi imposizione di quote di partecipazione al costo delle opere di bonifica disancorati dal beneficio concreto derivante che, in sostanza, e’ la misura che giustifica l’imposizione e dimensiona gli indici di contribuenza”.