Catanzaro – L’amministrazione provinciale di Catanzaro interviene in merito alle sollecitazioni del consigliere comunale Riccio sulla situazione della strada provinciale 166: “ringraziamo – scrivono- il consigliere comunale di Catanzaro, Eugenio Riccio che, dopo aver presentato l’ennesima denuncia, pone nuovamente l’accento sulla pericolosità della strada provinciale 166 anche a beneficio del nostro Ente intermedio”. L’amministrazione è convinta che sia necessario un intervento “incisivo ed esaustivo”, “perché – aggiungono- si tratta di una strada di raccordo fra la grande arteria della Strada Statale 106 e l’abitato del quartiere Santa Maria di Catanzaro, tanto da potersi considerare una strada urbana della città capoluogo di Regione”. La provincia è consapevole della necessità “della realizzazione di opere di ammodernamento mirate alla sicurezza della strada afferente al patrimonio della nostra Provincia è tale da averci indotto ad investire risorse (che non solo sono scarse ma continuano ad assottigliarsi) per la predisposizione di un’apposita perizia con la previsione della realizzazione di rotatorie, canalizzazioni, pavimentazioni speciali eccetera”. Ma fanno anche sapere che mancano “le risorse necessarie per effettuare gli interventi di manutenzione e ammodernamento necessari: servono, infatti, due milioni di euro”. “Un finanziamento – prosegue ancora la nota dell’amministrazione provinciale di Catanzaro – finalizzato alla realizzazione di opere di miglioramento della sicurezza che l’amministrazione provinciale ha richiesto alla Regione Calabria, attuando una sinergia istituzionale che soprattutto al tempo della richiesta non solo era necessaria ma era possibile”. “Alla luce, quindi, della situazione di grave pericolo che continua a perpetrarsi e alla preoccupazione dei residenti, manifestata anche a mezzo di nuova denuncia all’autorità giudiziaria, fermo restando la mancanza delle risorse necessarie per procedere alla realizzazione dell’ammodernamento della Strada provinciale 166, l’amministrazione provinciale di Catanzaro – conclude la nota – sollecita una nuova convocazione del tavolo prefettizio, al quale questa volta auspichiamo il Comune di Catanzaro sia rappresentato, magari dal consigliere Riccio”.