Coldiretti Calabria: l’acqua ad uso irriguo deve essere pagata

Pietro Molinaro

Pietro Molinaro

Lamezia Terme – La Coldiretti Calabria sostiene le scelte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica di Lamezia che sta bloccando l’erogazione dell’acqua agli utenti morosi da troppi anni. “E’ davvero assurdo – dichiara Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che in uno dei sistemi irrigui più avanzati della Calabria (la valle del Savuto) con prelievo attraverso tessera elettronica ci possa essere chi sobilla con argomentazioni fatue e vane per non pagare la tariffa idrica”. “Nel comprensorio del Savuto – spiega Molinaro- ci sono 650 contratti irrigui e 350 utenti, circa il 10% sono utenti morosi. L’acqua erogata con tessera elettronica risulta essere pari a 1.195.00 mc, il consumo che viene rilevato ai contatori è di circa 3milioni di metri cubi evidentemente vi è un prelievo abusivo di circa 1.990.00 mc e questo non può essere assolutamente tollerabile”. “Combattere l’evasione ed elusione, oltre ad essere un principio sempre valido, è un impegno che da sempre fa parte del programma elettorale della Coldiretti per i Consorzi di Bonifica e quindi – rimarca Molinaro -non si fanno sconti a nessuno. In questi anni – continua – non vi è stato alcun aumento della tariffazione per l’acqua che rimane ferma al 2003 (12 anni fa) e quindi gli agitatori e i loro ispiratori, difendono gli utenti morosi a danno della stragrande maggioranza che paga con regolarità, creando tra l’altro una sorta di concorrenza sleale”. “Nessuno e dico nessuno pensi di intimorire il Consorzio e i suoi saggi amministratori, nemmeno ricorrendo ad atti vandalici (che sono stati denunciati alle autorità di polizia per ora contro ignoti) che poi devono essere riparati aggravando i costi di gestione”. La Coldiretti chiede, inoltre, controlli alle forze di polizia per “vigilare attentamente”. “Davvero fa rabbia – conclude Molinaro – che mentre ci battiamo per piani di investimento per le reti irrigue avanzate c’è chi, pensando di farla franca, diventa invece una zavorra”.