Polizia: questore Catanzaro, “lavoriamo a sicurezza partecipata”

Giuseppe Racca

Giuseppe Racca

Catanzaro – Il neo questore di Catanzaro, Giuseppe Racca, ha incontrato questa mattina la stampa dopo l’insediamento alla guida della Questura di Catanzaro. Conversando con i giornalisti, Racca, che ha guidato dal 2013 la Questura di Parma, ha evidenziato le attenzioni che intende rivolgere a questo territorio, partendo dal fatto che “questa e’ una realta’ dove bisogna lavorare per garantire sicurezza a tutti i cittadini”. Secondo il neo questore del capoluogo calabrese, “la sicurezza e’ un diritto sacrosanto di tutti i cittadini, tutti devono sentirsi sicuri, ma sappiamo bene che non e’ facile”. L’appello del questore e’ verso una “sicurezza partecipata”, dove “tutti dobbiamo lavorare per combattere la criminalita’”. Racca ha evidenziato che e’ la prima volta che ricopre un incarico in Calabria: “Sono sicuro – ha detto – che sara’ un’esperienza che arricchira’ il mio bagaglio culturale, vista la storia di questa terra, ma anche il contatto con la cittadinanza sara’ diverso da quello di altre regioni”. Rispetto ai rapporti con la stampa, il questore ha aggiunto: “Spero di continuare a mantenere buoni, ottimi rapporti per fare conoscere il lavoro quotidiano che svolgono gli operatori di polizia”. Nei primi due giorni di lavoro a Catanzaro, il questore ha svolto una serie di incontri istituzionali nel capoluogo calabrese, mentre domani si rechera’ a Lamezia Terme. Dal punto di vista della gestione delle esigenze legate alla polizia di Stato, Racca ha sottolineato la necessita’ di prendere coscienza della reale situazione per poi lavorare rispetto ad una eventuale “riorganizzazione e al miglioramento dell’organico attualmente esistente”, magari sperando in assegnazione di nuovo personale viste le carenze di alcuni presidi quali i Commissariati.

‘Ndrangheta: neo questore Catanzaro, “serve contrasto diretto”
Il contrasto alla ‘ndrangheta deve essere “diretto, immediato, costante e continuo, con impegno da parte di tutti”. Lo ha detto il questore Giuseppe Racca nel corso dell’incontro tenuto con la stampa dopo l’insediamento alla guida della Questura di Catanzaro. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Racca ha evidenziato le differenze tra le infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord, vista l’esperienza quale questore di Parma, e i legami nella terra di origine della criminalita’ organizzata calabrese. “Qui il contrasto alla ‘ndrangheta sara’ piu’ diretto, in altre regioni si inserisce in maniera piu’ silenziosa, piu’ subdola, entra magari in punta di piedi cercando di non fare rumore per non creare allarmi. Qui chiaramente e’ la loro zona, dove devono esercitare il loro potere, per cui non possiamo dire che si muovono in maniera silenziosa. Basta vedere alcuni delitti molto gravi ed eclatanti, tra omicidi, tentati omicidi o vere e proprie faide”. Per questo, il neo questore di Catanzaro ha anche lanciato un appello alla collaborazione da parte dei cittadini: “Nella sicurezza piu’ si e’ insieme piu’ si e’ sicuri, non solo con le forze di polizia, ma anche le altre istituzioni, sotto il coordinamento dell’autorita’ giudiziaria, ognuno a 360 gradi, nel proprio settore di competenza, deve ispirarsi alla legalita’ obbligatoria per tutti”.