Sicurezza: allarme a Catanzaro, riunito comitato ordine pubblico

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Catanzaro – Un piano per combattere il fenomeno dell’accattonaggio e dei parcheggiatori abusivi, che a Catanzaro ha assunto fenomeni consitenti, ma anche un rinnovato impegno rispetto alla lotta alla microcriminalita’ che incalza nella consapevolezza che non ci saranno rinforzi per le forze di polizia. E’ quanto e’ emerso dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si e’ svolto oggi nella Prefettura di Catanzaro, con all’ordine del giorno l’intimidazione al consigliere regionale Arturo Bova, l’escalation criminale a Catanzaro e un approfondimento sul piano nazionale “Focus ‘ndrangheta”.
Il Comitato e’ stato presieduto dal prefetto Luisa Latella, alla presenza dei vertici provinciali di polizia, carabinieri, guardia di finanza e Corpo forestale dello Stato; presenti anche lo stesso Bova, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, il presidente della Provincia, Enzo Bruno. Abramo, al termine dell’incontro, ha evidenziato le misure decise contro l’accattonaggio. “Da lunedi’ – ha spiegato- mettermo in atto, insieme al Comando di polizia municipale, un piano ben preciso per non permettere a queste persone di creare paura. Ho chiesto un grosso aiuto a Catanzaro sul tema dell’accattonaggio – ha aggiunto – che sta mettendo molta paura ai nostri concittadini, dal momento che non si tratta di una singola persona ma di un fenomeno molto diffuso e composto anche da gruppi di persone”. Sul fronte della microcriminalita’, il sindaco ha spiegato: “Non eravamo abituati a questi fenomeni, ed anche se il prefetto mi ha rassicurato sul fatto che Catanzaro continua ad essere un’isola felice rispetto ai dati e rispetto agli altri territori, e’ anche vero che i segnali ci sono. Catanzaro ha avuto una escalation da questo punto di vista. Un anno e mezzo fa avevo anticipato questi rischi, partendo dal fatto che quando l’economia non gira c’e’ il rischio di una maggiore facilita’ nel delinquere. Non sono stato ascoltato, e non solo sul progetto di videosorveglianza, che oggi tutti chiedono – ha detto Abramo – ma anche rispetto al fatto che sono stato lasciato solo sul tema della prevenzione”. Rispetto all’ipotesi di potenziare gli organici delle forze dell’ordine, magari nelle aree piu’ a rischio come i quartieri a Sud, Abramo ha risposto: “Non ci sara’ alcun rinforzo delle forze dell’ordine, le assunzioni sono bloccate. Cosi’ come lo sono anche per noi delle amministrazioni locali, come nel caso dei corpi di polizia municipale”. Il presidente della Provincia si e’ soffermato sulla situazione territoriale: “Abbiamo fatto il punto su una problematica molto piu’ vasta – ha affermato Enzo Bruno – spaziando su tutto il territorio, partendo dal fatto drammatico di Bova, in un contesto molto complicato, anche se non su Amaroni. Abbiamo dato, come amministrazioni pubbliche, la disponibilita’ a collaborare, per un progetto di sicurezza che possa consentire anch,e con un lavoro di intelligence, di scoprire i malfattori”.