Platania (Cz) – Si è conclusa la cerimonia di consegna del “Premio Platania 2014” al generale dell’Arma dei Carabinieri Angelo Villella tenutasi nella Chiesa San Michele Arcangelo di Platania. Da alcuni anni, infatti, la comunità platanese conferisce il prestigioso riconoscimento, alla sua ottava edizione, di concerto tra la Parrocchia e il comune di Platania, a coloro che si sono distinti per professionalità, spiccato senso del dovere e particolari meriti sociali e civili. Alla cerimonia hanno presenziato alcune tra le più alte cariche istituzionali e religiose del territorio, tra cui il vescovo emerito di Lamezia Terme Vincenzo Rimedio, monsignor Giuseppe Ferraro, l’assessore del Comune di Lamezia Terme Elena Vera Stella, il Capitano della Compagnia Carabinieri di Soveria Mannelli Domenico De Biasio, il Comandante della stazione dei carabinieri di Platania Giorgio Carafa ed il suo vice maresciallo Gianluca Valastro, il colonnello Gianfranco Cosentino del Reggimento Sirio di Lamezia Terme, il maresciallo Cosimo Leoci della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, il comandante della polizia municipale di Lamezia Terme Francesco Porchia, il generale delle guardie ecozoofile del sud Italia Mario Catroppa e l’Associazione degli ex carabinieri. L’evento ha visto anche la partecipazione delle Associazioni più rappresentative che operano nel piccolo centro dell’entroterra lametino quali il Gruppo micologico Reventino, Radio Platania, l’Avis e il Circolo Bocciofilo.
Due sono stati i momenti celebrativi: il primo ha visto la celebrazione della Santa Messa presieduta dal vescovo emerito di Lamezia Terme monsignor Vincenzo Rimedio, coadiuvato da monsignor Giuseppe Ferraro e dal diacono don Ubaldo Navigante e il secondo la cerimonia di consegna del premio Platania al generale Angelo Villella. Il presule, nel corso della sua omelia, dopo essersi congratulato con il premiato, ha ricordato la sua vicinanza e il suo affetto a tutta l’Arma dei Carabinieri nel corso del suo lungo ministero episcopale nella diocesi di Lamezia Terme ed ha aggiunto “leggendo il curriculum della vita del generale Angelo Villella, mi sono convinto che egli ha avuto mansioni di grande fiducia in settori delicati della Benemerita che ha svolto con competenza e passione avendo come virtù innata “il culto del dovere”. La cerimonia è stata introdotta dal saluto di Don Pino Latelli che ha spiegato il senso e le motivazioni del Premio Platania, giunto alla ottava edizione, ovvero “l’esaltazione della cultura della testimonianza e della responsabilità, valori riscontrati nel Generale Angelo Villella, del quale ha rilevato la bontà, l’alto senso del dovere e la profonda umiltà, qualità che risiedono nella vita e nel cuore dei grandi uomini”. A tracciare il profilo umano del premiato è stato il sindaco Michele Rizzo che ha detto: “Platania è orgogliosa, quindi, di aver dato i natali ad un illustre personaggio come il nostro caro concittadino Angelo Villella, del quale abbiamo prova e parecchie testimonianze di come egli ha saputo servire la nazione con onore e competenza. E’ riuscito ad affermarsi, raggiungendo traguardi importanti nella sua vita professionale, che lo hanno reso illustre e particolarmente stimato, sia nell’ambito delle Forze militari d’appartenenza che nella società civile. Con la speranza che dal tuo esempio, modello positivo di riferimento, – ha concluso Rizzo – i giovani di Platania sappiano trarre dei validi insegnamenti, sia per poter concretizzare al meglio le loro legittime ambizioni ed i loro sogni, che per continuare a tenere alto, in giro per il mondo, il nome del nostro amato Paese”.
Il generale Villella ha ringraziato l’Oratorio Benedetto XVI per l’omaggio musicale dei bambini, guidati da Maddalena Cimino, e per il dono della tatua e di una coroncina del Rosario di San Michele Arcangelo. Ha ringraziato, inoltre, tutta la comunità di Platania per il premio ricevuto: “il conferimento del premio mi ha colto veramente di sorpresa sia per le motivazioni e sia perché ho svolto tutte le mie attività con sincera umiltà. Sono profondamente grato alla mia famiglia che mi ha sostenuto nel cammino della vita ed è grazie ai miei familiari e ai miei amici, che porto sempre nel cuore, che è stato possibile raggiungere certi traguardi e riconoscimenti morali che danno il senso e lo scopo della vita”.