Catanzaro – I tempi sono maturi per la celebrazione del congresso del Pd a Catanzaro. Lo sostiene la segreteria provinciale del partito in una nota in cui si afferma che “le ultime vicende politiche nella citta’ ci consegnano un quadro di decadimento politico-amministrativo tutto interno al centrodestra, a questo punto ex maggioranza nel consiglio comunale di Catanzaro. Decadimento politico amministrativo che, se si somma al livello di scontro personale di questi ultimi giorni, fa regredire la citta’ ed i suoi cittadini perbene ad un punto ancor piu’ basso rispetto alla proposta politica che il duo Abramo-Tallini cercano, per tenersi a galla, con affanno di abbozzare. Se questo risulta essere il livello raggiunto nella dialettica interna a questo preciso campo della politica cittadina, ancor piu’ deprimente e’ assistere al governo della cosa pubblica in citta’”. Per il Pd, “L’esaurirsi rovinoso del “modello Reggio Calabria” ha portato conseguenze disastrose a quanti hanno cercato di imitarlo affiancandolo ad un presunto “modello Catanzaro”. La fine della stagione politica di Scopelliti e dei suoi emuli catanzaresi, – continua il documento – ha determinato non solo la rovina politica dei suoi protagonisti, oggi replicanti di se stessi, ma ha anche provocato un “rompere le righe” generalizzato, con il conseguente ricollocamento, fin qui non definito, di forze ed uomini alla ricerca di nuovi approdi. La conseguenza e’ che la citta’ risulta disancorata dalle scelte strategiche che contano ed isolata rispetto alle strutture di governo provinciale, regionale e nazionale”. A parere del Pd, “Catanzaro appare oggi una citta’ allo sbando, senza alcuna traccia di reale governo cittadino. Il capoluogo risulta sporco, necessiterebbe di misure urgenti minime di riordino e di disinfestazione; vi e’ erbaccia dappertutto e nel centro cittadino appare agli occhi di tutti un arredo urbano deturpato. Purtroppo il tessuto connettivo e’ inesistente, non vi e’ piu’ la minima traccia di strutture sociali, di manutenzione del verde pubblico e di servizi per gli anziani. La citta’ – rileva il Pd – e’ inoltre sottoposta ad una escalation criminale che minaccia la sicurezza dei cittadini. Tali manifestazioni si esprimono in termini di preoccupante recrudescenza di prepotenza e arroganza sotto forma di illegalita’ e criminalita’ diffusa, con pesanti ricadute sullo sviluppo economico e sociale del territorio. Gli episodi criminali e le operazioni delle forze dell’ordine ci consegnano alcuni dati che non possono essere sottovalutati”.
L’unica nota positiva, e’, a parere del Pd, “una predisposizione alla mobilitazione della citta’ e del territorio che, come si e’ visto nei giorni scorsi, si vuole ribellare alla cultura mafiosa e criminale. A tutto cio’ non si puo’ restare indifferenti. Le forze sociali, politiche e democratiche, il mondo della cultura e dell’associazionismo, le forze produttive imprenditoriali e professionali, devono avere uno scatto d’orgoglio nel quale, ognuno per la propria parte, senta l’obbligo di agire, di contribuire a definire insieme un percorso nuovo, solidale e partecipato, al fine di costruire una reale alternativa al degrado della citta’. La segreteria Provinciale del Partito Democratico – assicurano i dirigenti – fara’ la sua parte strutturando la propria organizzazione in citta’. La definizione di tale percorso servira’ a definire gli organismi dirigenti della citta’ di Catanzaro. Il percorso sara’ tracciato insieme ai circoli cittadini esistenti, strutture che, nel corso degli ultimi mesi, hanno lavorato con impegno, producendo riflessioni e azioni che necessitano, tuttavia, di un maggiore coordinamento organizzativo e politico. Tale percorso dovra’ rendere l’azione politica del Pd piu’ coerente ed incisiva definendo in maniera netta il ruolo e l’identita’ che il Pd deve assumere nella citta’ capoluogo. I tempi sono maturi per arrivare a celebrare, nelle prossime settimane, il Congresso dell’Unione Cittadina del Partito Democratico, per attrezzare al meglio tale strumento collettivo e dare risposte alla citta’. In questo quadro, la variabile temporale assume una sua centralita’. Sono necessari tempi certi, ravvicinati e funzionali al grado di crisi che vive la comunita’. In questo senso – e’s critto ancora – pensiamo che non si possa andare oltre il prossimo mese di giugno per la definizione di una nuova classe dirigente cittadina capace di delineare, con responsabilita’ e chiarezza, una visione di citta’ alternativa a quella chiusa e degradata, impersonata dal centrodestra del duo Abramo-Tallini . Su queste basi, il percorso congressuale che si apre, vuole – si legge in conclusione – focalizzare riflessioni e proposte aperte al contributo delle energie in movimento nella citta’, che non possono piu’ essere procrastinate e che attendono di essere protagoniste di una nuova fase della vita cittadina”.