Calcioscommesse: in tutto 5 nuovi indagati per Teramo-Savona

calcio-10-06
Catanzaro – Sono in tutto cinque i nuovi indagati per l’incontro di calcio Teramo-Savona del 2 maggio 2015, valevole per il campionato di Lega pro – Girone B. Nella mattinata odierna la Polizia di Stato ha notificato gli avvisi di garanzia ed eseguito altrettante perquisizioni domiciliari. Oltre a Marcello Di Giusepppe, 47 anni, direttore sportivo della societa’ abruzzese, al presidente della stessa squadra Luciano Campitelli di 59 e al direttore sportivo del Savona, Marco Barghigiani di 52, hanno ricevuto avvisi di garanzia Giuliano Pesce, 50 anni, ex ds della Ternana ora collaboratore tecnico del Parma e Davide Matteini, 33 anni, calciatore del San Paolo Padova.

Calcioscommesse: Savona-Teramo, prezzo “combine” 30.000 euro
Sarebbe stato di 30.000 euro, secondo gli inquirenti, il prezzo della “combine” organizzata per truccare la partita di calcio Savona-Teramo disputata nel maggio scorso nell’ambito del campionato di lega Pro che ha permesso agli abruzzesi la promozione in serie B. E’ quanto emerge dal nuovo filone di indagini condotte dalla squadra mobile di Catanzaro e dallo Sco, coordinate dalla Dda del capoluogo calabrese, nell’ambito dell’inchiesta “Dirty Soccer”. Stamane gli agenti hanno notificato cinque nuovi avvisi di garanzia. Destinatari Giuliano Pesce, 50 anni, ex direttore sportivo della Ternana ed ora collaboratore tecnico del Parma; Davide Matteini, 33 anni, calciatore del San Paolo Padova; Marcello Di Giuseppe, 47 anni, direttore sportivo del Teramo; Luciano Campitelli, 49 anni, presidente del Teramo; Marco Barghigiani, direttore sportivo del Savona. I cinque sono accusati, secondo le indagini della Squadra Mobile di Catanzaro e dello Sco, di avere alterato l’esito dell’incontro di calcio del 2 maggio scorso che ha visto il Teramo vittorioso fuori casa conquistando la promozione con una giornata di anticipo rispetto alla chiusura del calendario. La squadra abruzzese ha festeggiato sul campo ligure la promozione in B per la prima volta nella sua storia. Secondo gli inquirenti, sarebbe stata la dirigenza del Teramo calcio a dare mandato a Ercole Di Nicola, direttore sportivo dell’ Aquila, gia’ indagato nella prima fase dell’operazione Dirty Soccer, di combinare il risultato dell’incontro procurando la vittoria alla loro squadro. Di Nicola si sarebbe avvalso anche della complicita’ di Ninni Corda, allenatore del Barletta, pure gia’ indagato, e di Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma, destinatario oggi di uno degli avvisi di garanzia. Il prezzo di 30.000 euro sarebbe stato pagato da Campitelli e Di Giuseppe per “truccare” la partita. Nel corso dell’attivita’, secondo quanto si apprende, sono stati sequestrati ad alcuni indagati supporti informatici sui quali saranno svolti approfondimenti investigativi.