Catanzaro: firmato protocollo per recupero immobili inutilizzati

rp_catanzaro-comune-09-06-300x225.jpgCatanzaro – Recuperare gli immobili inutilizzati o abbandonati nel centro storico con i finanziamenti destinati all’edilizia sociale e riservarli a studenti universitari, giovani coppie e anziani. E’ questo l’ambizioso obiettivo che si pone l’accordo di partnership per la promozione di un programma di “Rigenerazione, recupero e riqualificazione dell’area urbana mediante azioni innovative contro il disagio abitativo e la marginalità attraverso la creazione di una rete di accoglienza e social housing”: si tratta, di fatto, del primo passaggio di un processo che prevede l’utilizzo di risorse regionali, nazionali, europee e private e, oltre alla riqualificazione degli edifici, consentirà di implementare i servizi, non solo commerciali, da destinare ai cittadini, e di aumentare l’offerta abitativa (a prezzi agevolati) per gli studenti fuori sede, le giovani coppie e gli anziani autosufficienti. Centrale, in questo percorso, il coinvolgimento dell’Università Magna Graecia.

Il protocollo d’intesa, sviluppato da Ance Catanzaro, è stato sottoscritto questa mattina, a Palazzo De Nobili, dal sindaco Sergio Abramo, dal presidente di Ance Catanzaro Alessandro Caruso, dal presidente di Legacoop-settore abitanti, Pino Franzè. Alla firma dell’intesa, che verrà sottoscritta anche dal presidente della Camera di commercio, Paolo Abramo, e dal presidente della Provincia Enzo Bruno e dal presidente di Fincalabra Luca Mannarino (assenti per impegni istituzionali), erano presenti anche Dario Lamanna (per l’ente camerale) e Carlo Di Noia (per Fincalabra).

“Il documento – ha affermato il sindaco – ha una grande rilevanza per il centro storico di Catanzaro, perché prevede la redazione di un piano dettagliato, a medio e lungo termine, che permetterà ai proprietari di immobili, alle imprese e ai privati di recuperare e riqualificare, attraverso la partecipazione a bandi regionali, gli edifici con l’utilizzo di tecnologie e materiali ecosostenibili. In questo modo i tanti immobili abbandonati della parte antica della città verranno recuperati e destinati per l’edilizia sociale e per le residenze universitarie con prezzi calmierati. Tutto questo – ha aggiunto Abramo – si unirà alle altre azioni per il rilancio del centro predisposte dall’amministrazione che troveranno una chiusura naturale con la realizzazione della metropolitana di superficie che collegherà velocemente, in pochi minuti, piazza Matteotti al Polo di Germaneto”.

Di “un passo avanti per la città” ha parlato Alessandro Caruso, che ha sottolineato “il ruolo cruciale che avranno l’Università e i suoi studenti. Il trasferimento di Scienze motorie a Gagliano è un primo segnale, ma è lecito aspettarsi qualcosa in più anche in termini di programmazione per le Facoltà in centro”. Franzè ha invece posto l’accento su quanto “il progetto, a carattere pluriennale sia ideale per le giovani coppie e gli anziani autosufficienti non solo per la parte che riguarda le abitazioni, ma anche per quella relativa ai servizi nell’ottica di una completa riqualificazione del centro è essenziale per tutta la città”. Sul coinvolgimento di Fincalabra per il sostegno alle attività commerciale si è soffermato Di Noia, per cui “l’adesione al protocollo rientra nell’ambito del sostegno dell’agenzia alle medie e piccole imprese che operano sui territori e, per quel che riguarda Catanzaro, troverà altri sbocchi in un piano ben preciso tarato sul commercio e il turismo nel centro storico”. Lamanna, infine, ha spiegato il coinvolgimento “istituzionale” della Camera di commercio, “in un progetto che è un punto di arrivo dopo tante riunioni, ma è anche un punto di partenza per una città che vuole farsi trovare pronta a livello abitativo e di mobilità”.

In base all’accordo sottoscritto oggi, che avrà durata (rinnovabile) di 5 anni, i soggetti promotori si riuniranno in un gruppo di lavoro permanente, coordinato da Ance Catanzaro sotto l’alta sorveglianza dell’Amministrazione comunale, che dovrà portare alla redazione di un “Progetto complesso integrato” che abbracci tutti i passaggi necessari alla sua realizzazione, dal reperimento delle risorse alla progettazione all’interlocuzione con gli stakeholders. Gli enti coinvolti si impegnano a sviluppare strategie concrete di rigenerazione urbana a consumo zero (attraverso cioè il recupero di vecchi edifici), con l’impiego di tecnologie sostenibili e nel rispetto delle peculiarità identitarie, culturali, sociali, storiche, artistiche e architettoniche del territorio. Le risorse economiche necessarie verranno intercettate con l’adesione a programmi regionali (Programmazione operativa 2014-2020 per inclusione sociale e lotta alla povertà, energia sostenibile e qualità della vita), nazionali e comunitari (Pon inclusione), con il Sistema integrato di fondi immobiliari (per aumentare la dotazione di alloggi sociali), e con il Fondo investimenti per l’abitare della Cassa depositi e prestiti.

Nella redazione del “Progetto complesso integrato”, le risorse private da apportare saranno pari alla quota parte non coperta da risorse pubbliche, alla cui garanzia provvederà Fincalabra, che assicurerà, inoltre, il proprio coinvolgimento anche attraverso la gestione e l’attuazione di prodotti finanziari ad hoc finalizzati a promuovere e sostenere la creazione e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali.