Corsi sanitari Cosenza, Polimeni sarebbe un errore

Marco Polimeni

Marco Polimeni

Catanzaro – “La notizia relativa alla proposta di istituzione del Corso di Laurea in Assistenza sanitaria da parte del Senato accademico dell’Università della Calabria è, a dir poco, inquietante. Richiama alla memoria non lontane diatribe vetero campanilistiche capaci di mettere in discussione, prima di tutto, il buon senso”. E’ quanto afferma il consigliere provinciale delegato all’Università Marco Polimeni che interviene in merito al dibattito aperto sull’istituzione dei corsi di professioni sanitarie a Cosenza. “Prima di tutto, nel caso di attivazione di nuovi corsi a Cosenza, il ‘garbo’ istituzionale avrebbe richiesto di rivolgere l’istanza di attivazione al Rettore dell’Università di Catanzaro che è l’Istituzione che naturalmente può attivare tali corsi – afferma ancora Polimeni -. C’è da dire che l’attivazione di un Corso dell’Università di Roma La Sapienza a Cosenza non avvantaggerebbe minimamente la Calabria ed i calabresi, in quanto la graduatoria tramite la quale i diplomati possono iscriversi è unica e sarebbe quella dell’Università di Roma. Il corso sarebbe frequentato da romani che, fin dall’inizio, cercherebbero di ritornare nella sede centrale e non ci sarebbe alcun vantaggio per i calabresi. Una scelta del genere, insomma, finirebbe semplicemente per indebolire il Polo di formazione sanitaria di Catanzaro che rappresenta un centro di eccellenza riconosciuto dal punto di vista internazionale. C’è da chiedersi, infatti, come mai il magnifico Rettore Quattrone non è stato coinvolto in una decisione così delicata per la vita degli atenei calabresi. Questo, comunque, a nostro avviso, sarebbe il preludio di una strategia volta alla apertura di altre facoltà, di fatto doppioni di quelle esistenti a Catanzaro, e chi afferma il contrario mente sapendo di mentire. L’attivazione di corsi di professioni sanitarie a Cosenza – conclude Polimeni – comunque, sarebbe decisamente un errore”.