Catanzaro: ritorna al museo numismatico scultura equestre

Muleo-Russo-BrunoCatanzaro – Nell’ambito del progetto inerente ai “Lavori di ampliamento e valorizzazione del Museo Archeologico Numismatico Provinciale”- P.O.R. Calabria 2007/2013- Linea intervento 5.2.1.1 Piani Regionali dei Musei, delle aree e dei Parchi Archeologici, dei castelli e delle fortificazioni militari, degli edifici storici e di pregio architettonico, delle Aree e delle strutture di Archeologia Industriale della Calabria, l’Amministrazione Provinciale, di concerto con la Soprintendenza Archeologica della Calabria, alla presenza del presidente dell’Ente intermedio, Enzo Bruno, ha proceduto con le operazioni di montaggio della scultura equestre bronzea proveniente da Petelia, con l’ausilio della restauratrice Aba Muleo e dei Tecnici del Ministero Espedito Macrì, Luigi Calimeri e Antonio Cantafio. Presente anche l’archeologo responsabile dell’allestimento, Alessandro Russo, e la dirigente del settore Cultura della Provincia, Rosetta Alberto.
Dalla contrada Pianette nel territorio di Strongoli nel 1886 vennero alla luce, in occasione degli scavi promossi dalla “Commissione Conservatrice di Monumenti e oggetti di Arte e Antichità” della Provincia di Catanzaro, sotto la direzione dell’ispettore Nicolò Volante, alcuni frammenti di statue femminili e parte di una figura maschile a cavallo.
Nello stesso luogo vennero recuperate già precedentemente alcune basi iscritte in marmo, relative a sculture onorarie dedicate alla famiglia dei Megonii, latifondisti e illustri cittadini dell’antica Petelia.
I numerosi ritrovamenti consentono di ricostruire un gruppo onorario, esposto nel foro di Petelia, di cui oggi si posseggono cinque basi iscritte e i frammenti di tre delle sculture in bronzo.
Della statua maschile, rappresentata a cavallo, attualmente esposta nel Museo Provinciale, si conservano la gamba e parte del piede sinistro, il piede destro e parte del paludamentum che ricadeva lungo entrambi i fianchi del cavallo. Il personaggio rappresentato è stato identificato con Manio Mengonio, il personaggio più importante e prestigioso della ricca famiglia.
Nella vetrina sono invece esposti altri frammenti pertinenti agli abiti delle statue dedicate alla madre di Manio Megonio, Cedicia Iride, ed alla moglie Lucilia Isaurica.
Il gruppo bronzeo, di notevole impatto scenografico e di grande qualità artistica, replica un modello di dedica onoraria che trova confronto con un simile monumento, molto noto, ritrovato presso Cartoceto in provincia di Ancona.