Catanzaro – “Con questa squadra di governo ritorniamo alla normalita’”. Lo ha affermato il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo presentando la nuova Giunta comunale. Una Giunta molto piu’ politica della precedente, frutto dell’accordo raggiunto dal primo cittadino catanzarese con Forza Italia, l’Udc, il Cdu e alcuni movimenti civici. Sono quattro i nuovi assessori: Alessio Sculco, avvocato di 35 anni (espressione di Forza Italia), che avra’ le deleghe agli Affari generali e alle Partecipate; Stefania Valente, avvocato di 44 anni (espressione dell’Udc) con deleghe all’Ambiente e alle Politiche sanitarie; Rossana Gnasso, di 44 anni (espressione del Cdu) con delega alle Grandi Opere e infine Lea Concolino, di 36 anni (espressione di “Obiettivo Comune”) con delega alla Pubblica istruzione e ai rapporti con l’Universita’. Riconfermati gli assessori Gabriella Celestino (vicesindaco con deleghe al Personale e alle Politiche sociali), Franco Longo (Gestione del territorio), Giampaolo Mungo (Sport e Politiche giovanili), Giovanni Merante (Mobilita’, Traffico e Attivita’ economiche) e Filippo Mancuso (Bilancio e Patrimonio). Escono dalla Giunta Giulia Brutto, Rosamaria Petitto e Fabio Talarico, che il sindaco ha ringraziato “per il grande impegno e per i tanti obiettivi raggiunti”.
Abramo, che ha trattenuto per se’ le deleghe alla Cultura, Turismo, Fondi comunitari e Urbanistica, ha quindi spiegato i motivi alla base del varo della nuova Giunta: “E’ un esecutivo che abbiamo definito di fine mandato perche’ – ha affermato il sindaco – avra’ il compito di completare i risultati che abbiamo gia’ realizzato in questi difficili e complicati quattro anni ma anche d i programmare il futuro, perche’ adesso per Catanzaro si apre la fase piu’ importante. Si trattera’ di sfruttare al massimo l’opportunita’ legata ai fondi comunitari del ciclo 2014-2020, per la quale insieme ai partiti della coalizione abbiamo deciso di costituire un comitato politico che sia anche da stimolo alla Regione, che sul tema dei fondi comunitari e’ ancora ferma e non riesce a dialogare con gli enti locali”. Abramo ha illustrato il documento, sottoscritto dai partiti di centrodestra, che ha riconfermato la sua ricandidatura a sindaco per le prossime elezioni, evidenziando come tra i prossimi impegni della nuova Giunta e della coalizione ci sara’ anche la mobilitazione per il no al referendum costituzionale di ottobre. “Abbiamo lavorato bene ma purtroppo – ha poi concluso il sindaco – negli ultimi tempi abbiamo avvertito spesso molta solitudine. Con la nuova Giunta ritorniamo alla normalita’. I partiti a desso potranno dare una maggiore incisivita’ alla nostra azione di governo”. Presenti alla conferenza stampa del sindaco Abramo anche il consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia al Comune Domenico Tallini, l’ex presidente del consiglio regionale Franco Talarico, della direzione nazionale dell’Udc, e i vertici provinciali e cittadini del Cdu guidato da Mario Tassone.
Dimissioni assessore Rosamaria Petitto: “ringrazio il sindaco abramo per la fiducia accordatami”
“Alla conclusione del mio mandato di assessore al bilancio del Comune di Catanzaro, che mi ha visto impegnata per quasi due anni e mezzo, avverto l’esigenza in primo luogo di ringraziare il sindaco Sergio Abramo per la fiducia che mi ha tributato e per avermi consentito una preziosa opportunità di fornire il mio contributo alla gestione delle risorse finanziarie dell’Ente, nonché al miglioramento ed alla valorizzazione delle società partecipate.
Il mio insediamento nel settore bilancio ed in quello delle società partecipate ha coinciso con il periodo dell’introduzione di rilevanti novità normative, che hanno profondamente mutato il sistema contabile degli enti locali, per effetto dell’armonizzazione, nonchè con la radicale riforma del sistema delle partecipazioni pubbliche e la loro razionalizzazione ed adeguamento ai principi dettati dalla spending review.
In tale contesto, sia pure con grande difficoltà, sono stati ampiamente raggiunti alcuni obiettivi, che per altri comuni avrebbero costituito solo impossibili miraggi: il rispetto del patto di stabilità, la riduzione dell’indebitamento per debito acqua e rifiuti nei confronti della Regione Calabria, mediante utilizzo della liquidità prevista dal DL 35, la riduzione dei tempi medi di pagamento alle imprese, rimanendo ad oggi sotto il tetto dei 30 gg., e ancora l’ottenimento della compensazione fra i crediti e i debiti vantati nei confronti della Regione Calabria, che ha consentito non solo lo sblocco dei finanziamenti regionali quanto l’ulteriore abbattimento dei debiti pregressi dei rifiuti; la definizione in via transattiva e tutt’ora in corso di completamento della rateizzazione del debito acqua nei confronti della Regione Calabria. Sul fronte delle partecipate, il miglioramento dei risultati d’esercizio della AMC o ancor più l’importante operazione di fusione per incorporazione della Immobiliare Argento nella Catanzaro Servizi, che ha consentito il traghettamento di quest’ultima verso l’uscita della fase di liquidazione con evidente maggiore tranquillità per la situazione finanziaria della società e per i suoi dipendenti, da anni in un contesto di precarietà per le sorti future della stessa.
A ciò si aggiunga che quanto sembrerebbe un fatto ordinario e scontato, quale l’approvazione del bilancio di previsione o del conto consuntivo nei termini di legge (nonostante le pressanti modifiche normative), se visto nello scenario regionale o addirittura nazionale, rappresenta un elemento di positività per il Comune di Catanzaro, negli ultimi tempi indicato fra i comuni virtuosi a livello nazionale.
Questi sono solo alcuni degli obiettivi raggiunti dall’Amministrazione, che in particolare quello della Catanzaro Servizi sono stati particolarmente apprezzati dal sindaco Abramo.
Mi corre inoltre l’obbligo di ringraziare il presidente del Consiglio Comunale Ivan Cardamone e l’intero Consiglio comunale, nonchè il segretario generale, per il rapporto di collaborazione e stima che mi hanno da più parti manifestato a prescindere dall’appartenenza politica, segno di correttezza e sensibilità per l’impegno profuso per il bene della nostra città.
A tutti i colleghi della Giunta comunale il mio apprezzamento per la reciproca collaborazione e l’augurio di proseguire i lavori con la stessa determinazione ed impegno che hanno finora manifestato.
Infine e non da ultimo, un vivo ringraziamento ai dirigente dei settori finanziario e partecipate ed a tutto lo staff dei dipendenti, i quali non si sono mai sottratti alle continue richieste dettate spesso dalle esigenze del rispetto delle scadenze normative ed hanno consentito grazie alla loro disponibilità e profondo senso di responsabilità, di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Nuova Giunta: Riccio ringrazia assessore uscente Brutto
Il testo della dichiarazione del consigliere comunale Eugenio Riccio: “Nel giorno in cui è stata presentata la nuova giunta comunale, mi sento in dovere di esprimere il più sincero ringraziamento all’assessore uscente alle grandi opere, Giulia Brutto, per il proficuo lavoro portato avanti in questo anno e mezzo per lo sviluppo della città. Mi riferisco in particolare ai progetti e alle azioni concrete realizzati nel quartiere Lido che, grazie all’impegno e alla dedizione dell’ex assessore, ha vissuto un periodo di grande fermento destinato a ribaltare in positivo l’immagine della marina e dell’intera territorio. La scelta della nomina di Giulia Brutto aveva rappresentato un segnale di forte di rinnovamento e di ricambio generazionale che ha consentito all’amministrazione di raggiungere risultati importanti in un pur breve lasso di tempo, per ultimi l’inaugurazione del waterfront di Giovino e la riqualificazione degli arredi del lungomare. L’avvicendamento registrato con il nuovo esecutivo ha interrotto questo percorso positivo di rinascita per Lido riportando in auge il vecchio modo di intendere e fare politica, a discapito del riconoscimento del merito. Con questa scelta il sindaco Abramo ha preferito assecondare i naturali appetiti privatistici in vista delle prossime elezioni, decretando la fine di una stagione che aveva visto il Comune finalmente puntare su scelte di qualità e su quella buona amministrazione da sempre invocata e oggi sacrificata senza un valido motivo. La mia preoccupazione è che a prevalere siano stati solo gli interessi di partito, piuttosto che l’attenzione per gli obiettivi di un programma ben delineato, che con noi e l’ex assessore Brutto avrebbero trovato sicura concretizzazione. Il mio auspicio è che la stessa attenzione dimostrata fino agli ultimi mesi per Lido possa essere rinnovata attraverso una programmazione che tenga conto di quanto già avviato ed in continuità con tutto ciò che da noi e dall’ex assessore Brutto è stato realizzato nel quartiere marinaro”.
Nuova Giunta: Dichiarazione del Consigliere comunale Vincenzo Capellupo – “Ci risiamo: ecco una nuova Giunta
Abramo. In 4 anni i catanzaresi hanno perso il conto di un turnover che nemmeno nell’Inter di Moratti si era mai visto. Li ricordiamo: Baldo Esposito, Filippo Mancuso, Stefania Lo Giudice, Caterina Salerno, Giovanni Merante, Vincenzo Belmonte, Massimo Lomonaco, Giampaolo Mungo, Rita Cavallaro, Daniela Carrozza, Gabriella Celestino, Rosamaria Petitto, Giuseppe Vitale, Luigi La Rosa, Saverio Loiero, Gianmarco Plastino, Domenico Pungitore, Giulia Brutto, Franco Longo, Fabio Talarico, Stefania Valente, Rossana Gnasso, Lea Concolino e Alessio Sculco. 24 comparse in 4 anni per un film con una bruttissima regia dannoso a Catanzaro. Chiaramente mi scuso se ne ho dimenticato qualcuno ma al ritmo di una nuova Giunta ogni anno è veramente difficile ricordarli tutti. Non ci siamo fatti mancare nulla: dall’assessore flash durato 48h; alla nomina in Giunta di un professionista di riferimento delle ditte che lavorano in città, con un serio problema di incompatibilità; all’assessore che doveva uscire dalle sedute di Giunta quando migliaia di euro di consulenze legali venivano affidate al marito avvocato; a quelli coinvolti nei casi di Catanzaropoli e di Multopoli. Insomma, di tutto di più. Evidentemente, Abramo non è riuscito a trovare una quadratura per rendere meno fallimentare la sua cattiva amministrazione ed ha scaricato sui tanti assessori nominati, il peso della sua inefficienza e del suo fallimento, senza alcun sussulto di dignità dalle persone coinvolte. Punendo alcuni, recuperandoli, colpevolizzandoli, sottoponendoli alla gogna mediatica, utilizzando la politica e la professionalità dei più, trincerandosi dietro la scusa di giunte tecniche per non premiare i primi dei non eletti ed avere le mani libere. Lo avevo definito nel Consiglio comunale post Catanzaropoli una sanguisuga che utilizza tutti a suo vantaggio e poi butta via. Una opera di vampirizzazione alla quale molti si sono piegati impattando poi con una amministrazione comunale bloccata e paralizzata, diventando parte del fallimento. Oggi entrano in Giunta anche quanti fino ad ieri criticavano duramente la pessima gestione Abramo ma la possibilità di una poltrona per i mesi che rimangono è troppo ghiotta per rifiutare. Così, dignità politica, integrità morale e progettualità amministrativa si perdono con buona pace di una città con le tasse al massimo ed affamata dall’assenza di servizi e di lavoro. Ma sarà l’ultima Giunta Abramo fino al prossimo maggio? Per i bookmakers, no di certo. La costante è quella di un Sindaco che ha lungamente tenuto per se, senza produrre nulla di utile alla città, deleghe strategiche come la polizia municipale, l’urbanistica, le attività economiche, il turismo, la cultura e la pubblica istruzione, le politiche del mare, l’ufficio del piano e l’edilizia privata solo per citarne alcune. Tutto nel blocco totale ed oggi Abramo con questa Giunta elettorale si ricandida, inserendo dentro solo quanti hanno firmato fedeltà e giurato sul futuro sostegno. Miopia, piccolezza al potere. Nulla di buono per i catanzaresi condannati nuovamente al non governo della città ed al dominio dell’interesse dei pochi. Ma di una cosa siamo certi: Abramo ha avviato una nuova prassi nei rapporti politici ed istituzionali di coalizione a palazzo De Nobili, ovvero l’infedeltà; la domanda è una: i tanti candidati, assessori, liste e partiti usati e traditi da Abramo alla fine come si comporteranno? Gli serviranno il conto? Amministratori e politici con dignità, in un contesto normale, lo farebbero, con la schiena diritta, senza esitazioni, rinunciando a sterili patti scellerati, a false promesse di vantaggi individuali e di spartizione di una torta già consumata”