Sanita’: Bruno difende commissario “Pugliese-Ciaccio”

enzo-bruno-600x400Catanzaro – “L’esperienza, le capacità umane e professionali del dottor Giuseppe Panella, che la Giunta regionale guidata dal presidente Oliverio ha voluto prorogare nell’incarico di commissario dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, rappresentano una garanzia di riuscita nella definizione delle criticità esistenti e delle questioni più delicate rimaste aperte in questo settore”. E’ quanto dichiara il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che interviene in merito alla decisione della struttura Commissariale per il Piano di Rientro nella sanità di presentare un esposto dalla Procura della Repubblica sulla presunta ritardata attuazione delle procedure concorsuali per i posti di Direttore di struttura complessa dell’Azienda. “Una decisione, quella di confermare Panella, che ho subito condiviso perché rappresenta l’importante e giusto riconoscimento del suo proficuo impegno nella gestione degli ultimi mesi – continua Bruno – l’ho sostenuto al momento della riconferma, lo sostengo con ancora più convinzione oggi, seguendo il suo operato quotidiano che raccoglie il pieno sostegno dei Capi Dipartimento”. “Il commissario dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro continua con grande determinazione nel processo di riorganizzazione e rilancio del ‘Pugliese-Ciaccio’, in un contesto che non può che definirsi assai difficile, vista situazione del sistema sanitario calabrese – prosegue Bruno -. Eppure il dottore Panella nella sua veste di commissario ha assunto con determinazione decisioni necessarie ad avviare procedure e atti attesi da tempo, come ad esempio quelli relativi al reclutamento del personale infermieristico e medico a tempo determinato, che dal Commissario ad acta risultano autorizzate solo pochi giorni fa. Non si riesce proprio a capire quali sono le ‘manchevolezze’ imputabili al commissario dell’Azienda ospedaliera, oggetto su più fronti di attacchi immotivati. La sanità calabrese e i suoi operatori – conclude Bruno – non hanno bisogno di questo clima di tensione e sospetto per attuare il cambiamento atteso dai cittadini della regione che chiedono solo di veder tutelato il proprio diritto alla salute, e magari di esercitarlo a casa propria, senza dover intraprendere viaggi estenuanti e costosi, di cui sopportiamo tutti le conseguenze negative in termini di efficienza”.