Universita’ Catanzaro:Tallini a rettore,confronto pure su sanita’

tallini-24Catanzaro – “Il magnifico rettore dell’Universita’ Magna Graecia, prof. Aldo Quattrone, ha invocato una nuova prassi istituzionale. Ogni decisione che riguarda i rapporto tra Universita’ e citta’ – si tratti di mettere la facolta’ di Sociologia all’ex Rossi o di ospitare la nuova Facolta’ di Psicologia al San Giovanni – dovrebbe a suo avviso essere presa all’unanimita’ dal Consiglio comunale e dalla citta’. La tesi e’ discutibile, perche’ cosi’ si instaura una sorta di “potere di veto” da parte di qualsiasi parte politica e si impedirebbe a qualsiasi maggioranza, non importa di quale colore, di governare”. Lo afferma, in una nota, Domenico Tallini, consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Catanzaro, che aggiunge: “Perche’ questa richiesta di condivisione unanime non viene invocata dal prof. Quattrone quando si parla di integrazione delle aziende ospedaliere e si mette in discussione il futuro di un ospedale come il “Pugliese”? Se la regola vale per le facolta’ in centro, dovrebbe ben valere – dice ancora – per una questione fondamentale per la vita dei cittadini come la sanita’. Il prof. Quattrone – continua – sa bene che io tengo molto alla facolta’ di medicina che non ho esitato a difendere contro le manovre di Oliverio e Gentile che volevano instituirne una seconda a Cosenza. Cosi’ come non mi sono risparmiato per la difesa di cardiochirurgia, guadagnandomi le ingiurie e gli attacchi dei Cinquestelle. Proprio per questo, conoscendo la sua sensibilita’ e il suo senso dell’equilibrio, mi permetto di chiedere al rettore di applicare anche alle questioni sanitarie, ed in special modo al processo di integrazione delle aziende ospedaliere “Pugliese” e “Mater Domini”, la tesi della condivisione unanime delle scelte tra le forze politiche e nella citta’. Avendo noi registrato che tutta la popolazione e’ contraria all’accordo sottoscritto tra l’Universita’ e il commissario Scura, gli chiediamo – conclude – un doveroso passo indietro e l’annullamento del patto sottoscritto, nonche’ la riapertura di un ampio confronto che non veda esclusa, come accaduto finora, la componente ospedaliera del “Pugliese””.