Area Vasta: Cortellaro non usata come sostegno città capoluogo
Lamezia Terme – “Il sogno dell’Area Vasta Catanzaro-Lamezia o della Città Metropolitana Centro della Calabria passa per un impegno programmatico che ponga al centro del progetto la Città di Lamezia Terme, che non può essere usata come mero sostegno tecnico a favore della città capoluogo. In questi giorni il Presidente della Provincia Bruno ha ripreso il tema, e pertanto, pur avendo in passato discusso sulla questione, è d’obbligo intervenire di nuovo. Fin quando Lamezia e il lametino saranno esclusivamente citati in immaginifici progetti, senza indicare con precisione quale ruolo dovranno rivestire, con quali progetti, con quali investimenti, allora il sogno di quest’Area Vasta sarà destinato a fallire. Lo afferma in un nota Francesco Cortellaro, dirigente nazionale PD, secondo il quale “non si può non avere compreso che la marginalizzazione del territorio lametino ha determinato – e determinerà sempre più – lo stallo di tutta l’area della provincia catanzarese. Catanzaro compresa, ovviamente”. Cortellaro ritiene che “un territorio che in pochi chilometri racchiude l’Area industriale più vasta del sud Italia dopo Bagnoli, l’aeroporto internazionale, lo scalo ferroviario, lo svincolo autostradale; un territorio che ha, inoltre, una realtà commerciale più che importante, un centro termale, centinaia di ettari di bosco e decine di chilometri di costa, pone Lamezia e il suo hinterland quale elemento imprenscindibile nella costruzione dell’Area Vasta, vero centro propulsore di qualsiasi progetto politico”. Il dirigente nazionale del Pd non ha dubbi “Lamezia è l’unica realtà regionale che può davvero diventare il motore per il rilancio di tutta la regione. Lo dicono competenti osservatori di fuori regione da anni. I soggetti politico-istituzionali del Lametino – evidenzia – devono al più presto fare squadra per mettere sul tavolo un progetto vero che veda Lamezia e il suo hinterland protagonisti indiscussi nella costruzione di un’Area Vasta, posta al centro della Regione. Del resto, Lamezia – commenta ancora – può e deve finalmente costruire il suo futuro e lo deve fare senza tutori e senza contrappesi. Come già in passato evidenziato, altre realtà hanno dimostrato che si può osare, come Avellino, che ha costituito un’Area Vasta, formata da 24 Comuni. Avellino è una cittadina di 55.000 abitanti ed è comune capofila di un’area vasta di 140.000 abitanti. Lamezia Terme e il suo hinterland – prosegue – ha una portata doppia, per estensione e posizione terroriale, numero di abitanti, prospettiva economica. Per Cortellaro, “va precisato che “Area Vasta” viene definita un territorio che prescinde da un confine amministrativo già definito. Insomma, nonostante il Piano Provinciale Territoriale sia sancito da legge di delega in materia urbanistica e rappresenta il miglior esempio di pianificazione di area vasta, non significa – aggiunge – che questo sia l’ unico esempio di pianificazione di area vasta”. Per Cortellaro “la pianificazione di area vasta si può fare per distretti, comprensori, altre unità territoriali omogenee, ecc.; cioè vi è quindi, tutta una serie di confini territoriali che non coincidono con un confine amministrativo ben definito.
Lamezia Terme – “Il sogno dell’Area Vasta Catanzaro-Lamezia o della Città Metropolitana Centro della Calabria passa per un impegno programmatico che ponga al centro del progetto la Città di Lamezia Terme, che non può essere usata come mero sostegno tecnico a favore della città capoluogo. In questi giorni il Presidente della Provincia Bruno ha ripreso il tema, e pertanto, pur avendo in passato discusso sulla questione, è d’obbligo intervenire di nuovo. Fin quando Lamezia e il lametino saranno esclusivamente citati in immaginifici progetti, senza indicare con precisione quale ruolo dovranno rivestire, con quali progetti, con quali investimenti, allora il sogno di quest’Area Vasta sarà destinato a fallire. Lo afferma in un nota Francesco Cortellaro, dirigente nazionale PD, secondo il quale “non si può non avere compreso che la marginalizzazione del territorio lametino ha determinato – e determinerà sempre più – lo stallo di tutta l’area della provincia catanzarese. Catanzaro compresa, ovviamente”. Cortellaro ritiene che “un territorio che in pochi chilometri racchiude l’Area industriale più vasta del sud Italia dopo Bagnoli, l’aeroporto internazionale, lo scalo ferroviario, lo svincolo autostradale; un territorio che ha, inoltre, una realtà commerciale più che importante, un centro termale, centinaia di ettari di bosco e decine di chilometri di costa, pone Lamezia e il suo hinterland quale elemento imprenscindibile nella costruzione dell’Area Vasta, vero centro propulsore di qualsiasi progetto politico”. Il dirigente nazionale del Pd non ha dubbi “Lamezia è l’unica realtà regionale che può davvero diventare il motore per il rilancio di tutta la regione. Lo dicono competenti osservatori di fuori regione da anni. I soggetti politico-istituzionali del Lametino – evidenzia – devono al più presto fare squadra per mettere sul tavolo un progetto vero che veda Lamezia e il suo hinterland protagonisti indiscussi nella costruzione di un’Area Vasta, posta al centro della Regione. Del resto, Lamezia – commenta ancora – può e deve finalmente costruire il suo futuro e lo deve fare senza tutori e senza contrappesi. Come già in passato evidenziato, altre realtà hanno dimostrato che si può osare, come Avellino, che ha costituito un’Area Vasta, formata da 24 Comuni. Avellino è una cittadina di 55.000 abitanti ed è comune capofila di un’area vasta di 140.000 abitanti. Lamezia Terme e il suo hinterland – prosegue – ha una portata doppia, per estensione e posizione terroriale, numero di abitanti, prospettiva economica. Per Cortellaro, “va precisato che “Area Vasta” viene definita un territorio che prescinde da un confine amministrativo già definito. Insomma, nonostante il Piano Provinciale Territoriale sia sancito da legge di delega in materia urbanistica e rappresenta il miglior esempio di pianificazione di area vasta, non significa – aggiunge – che questo sia l’ unico esempio di pianificazione di area vasta”. Per Cortellaro “la pianificazione di area vasta si può fare per distretti, comprensori, altre unità territoriali omogenee, ecc.; cioè vi è quindi, tutta una serie di confini territoriali che non coincidono con un confine amministrativo ben definito.
