Comune Catanzaro: consiglio rinviato per mancanza numero legale

Comune-di-Catanzaro-webCatanzaro – Non si e’ tenuta, per sopraggiunta mancanza del numero legale, la seduta di seconda convocazione del Consiglio comunale fissata per questa mattina dal presidente Ivan Cardamone, considerato che venerdi’ scorso era andata deserta, sempre per mancanza di numero legale, la riunione di prima chiamata. All’appello, a inizio di seduta, della segretaria generale Vincenzina Sica,a vevano risposto quindici consiglieri (Abramo, Capellupo, Cardamone, Celi, Corsi, Costa, Costanzo, Giglio, Guerriero, Laudadio, Mercurio, Passafaro, Notarangelo, Sergi e Ventura”. L’assemblea ha quindi approvato i verbali delle sedute precedenti e ascoltato le comunicazioni del Presidente, inerenti a una delibera di prelevamento dal fondo di riserva. Poi e’ stata avviata la discussione sul terzo punto all’ordine del giorno, relativo alle determinazioni sui rilievi contenuti nella delibera 64/2016 della Corte dei Conti. A questo punto la minoranza ha abbandonato l’aula. Dalla successiva verifica del numero legale, richiesta da Cardamone, e’ risultato che all’interno dell’emiciclo erano presenti solo il sindaco e il presidente del Consiglio. Il presidente Cardamone ha dunque dichiarato decaduta la seduta. I gruppi di minoranza hanno poi diffuso un documento.
“I consiglieri comunali dei gruppi: Pd, S&D, Italia dei Valori, Bene Comune e Gruppo Misto, hanno partecipato – si legge – al consiglio comunale convocato in seduta di seconda convocazione, con all’ordine del giorno pratiche di particolare importanza tra le quali, la concessione dei locali del complesso San Giovanni all’Universita’ e le risposte ai rilievi della delibera della Corte dei Conti. Pratiche di particolare rilevanza ad esempio per un contributo di rilancio del tanto decantato, a parole da parte della maggioranza, centro storico. Si e’ verificato che il civico consesso ha registrato l’assenza dei consiglieri del centrodestra ad eccezione del Sindaco e del Presidente del consiglio. Aver disertato il consiglio comunale e’ la dimostrazione piu’ evidente – si legge – della profonda spaccatura all’interno del centrodestra. A pochi mesi dall’elezioni comunali frana di fatto l’impalcatura costruita sulla sabbia dal sindaco Sergio Abramo. Beghe di ordine, cosi’ si dice, personale o di piccolo potere hanno determinato l’incapacita’ del centrodestra a palazzo de Nobili di proseguire la gia’ fallimentare amministrazione della citta’”. I consiglieri d’ opposizione denunciano “il grave comportamento dei consiglieri di centrodestra proprio su pratiche cosi’ importanti come quella dell’universita’ in centro da mesi tema da campagna elettorale evidentemente esclusivamente strumentale. Il sindaco Sergio Abramo – affermano – non potra’ non prendere atto di quanto e’ successo e procedere alle consequenziali dimissioni. La citta’ deve essere liberata al piu’ presto da una amministrazione incapace e sulle questioni importanti, da troppi anni latente senza programmazione e visione. I consiglieri dei gruppi di opposizione hanno deciso di riunirsi in seduta straordinaria per assumere le iniziative politiche puo’ opportune in risposta a quanto accaduto questa mattina”.