Provincia Catanzaro: ok consiglio a variazione bilancio

provincia-cz-281216Catanzaro – Via libera alla ratifica di giunta relativa alla variazione del bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2016, al dimensionamento scolastico 2017-2018 e all’intitolazione della sala conferenze del Museo Musmi a Giuditta Levato. Sono queste le principali deliberazioni dell’ultima seduta del consiglio provinciale di Catanzaro, convocato per questa mattina dal presidente dell’Ente intermedio, Enzo Bruno. Approvate anche undici punti all’ordine del giorno relativi alla presa d’atto di sentenze passate in giudicato e conseguenti adempimenti, varate con nove voti favorevoli e l’astensione del consigliere d’opposizione Giacomo Muraca. Il presidente Bruno, in particolare, ha voluto rimarcare come la ratifica della delibera di Giunta relativa alla variazione del bilancio di previsione “consentira’ di fare fronte al funzionamento di funzioni dell’Ente a cospetto delle risorse scarse a disposizione, ed in particolare per dare seguito a competenze vitali e fondamentali come l’edilizia scolastica e la viabilita’”. Il presidente Bruno ha ricordato, inoltre, che restano aperte questioni come la ricapitalizzazione della societa’ aeroportuale di Lamezia Terme a cui la Provincia, come il Comune di Catanzaro, non ha potuto aderire per via della mancata approvazione del bilancio, mentre resta aperta la seconda fase della ricapitalizzazione, in ossequio anche al dettato della legge che prevede il mantenimento del 51 per cento delle quote in disponibilita’ del Pubblico. Un totale, quindi, di circa tre milioni di maggiori entrate messe in bilancio – come ha spiegato nel dettaglio il dirigente del settore di Ragioneria, Pino Canino, nella sua articolata relazione – che fanno riferimento anche alle risorse che devono essere trasferite alla Provincia di Catanzaro dalla Regione Calabria per via di quelle funzioni residuali (come la gestione dei Centri per l’impiego, la manutenzione dei parchi e la gestione della rete museale) esercitate dall’Ente in virtu’ della riforma degli enti locali in attesa della definizione delle Aree vaste, superate dalla bocciatura della riforma costituzionale al referendum dello scorso 4 dicembre.

Nella sua veste di presidente dell’Upi regionale, Bruno e’ tornato anche sulla preoccupazione che gli ulteriori 700 milioni di euro di tagli previsti nella legge di stabilita’ approvata dal Governo possano impedire a tutte le Province d’Italia si approvare i bilanci, mettendo in ginocchio gli enti comunque previsti costituzionalmente, impedendo la gestione ordinaria dei servizi. Il presidente Bruno, quindi, ha anticipato che e’ intenzione dell’Unione delle Province d’Italia proporre la definizione e l’approvazione di un decreto legislativo che “adegui la situazione finanziaria delle Province alla nuova condizione determinata dal mantenimento nella Costituzione. “Nell’impostazione dell’articolato unico previsto dalla legge Delrio – ha spiegato ancora il presidente Bruno – che parla delle nuove Province intese come Area Vasta che si configura come Unione dei Comuni e’ necessario intervenire riconducendo l’ente intermedio nell’alveo costituzionale”. Non manca la soddisfazione per avere chiuso l’assestamento “garantendo il mantenimento dei servizi e con grande qualita’ dell’offerta, e questo nonostante aver subito negli ultimi due anni ben 40 milioni di tagli. Siamo stati anche la prima Provincia d’Italia ad avere approvato il contratto decentrato del personale non dirigente, con un esito importante: mettere al centro del progetto amministrativo i nostri dipendenti, che vengono valorizzati in una situazione generale drammatica, assicurando i servizi”.