Catanzaro – “Il professore Fiorita, che a quanto ci risulta e’ un iscritto del PD, ha elegantemente glissato su una questione centrale della politica cittadina, cioe’ l’accordo tra i dirigenti cosentini del suo partito (in particolare il segretario regionale Magorno) e il plenipotenziario di Alfano in Calabria, il senatore Tonino Gentile”. Lo afferma, in una nota, Ivan Cardamone, coordinatore cittadino di Forza Italia di Catanzaro. “Nella sua partecipata kermesse – aggiunge Cardamone – ,i’ non una parola il “prof” ha dedicato all’innaturale matrimonio politico tra il PD e i transfughi del centrodestra. Nemmeno una parola sull’annessione compiuta dai seguaci calabresi di Alfano nei confronti del remissivo e sottomesso PD, costretto addirittura a rinunciare al proprio simbolo, forse per la difficolta’ di presentarsi all’elettorato con la propria identita’. Delle due l’una. O il professore Fiorita coltiva, in segreto, l’ambizione di essere lui a guidare la coalizione a trazione “Nuova Centro Destra” e non vuole guastarsela con i suoi potenziali alleati. Oppure, e la cosa sarebbe veramente grave agli occhi dei suoi seguaci, non considera un “peccato mortale” l’abbraccio tra un partito che in teoria dovrebbe guidare il centrosinistra e i gruppi e le persone che fino a poco tempo fa facevano parte del centrodestra. Quanto alla sua analisi sul cosiddetto degrado della citta’, Fiorita – dice ancora – chieda informazioni sui danni e sulle scellerate scelte compiute al Comune negli anni di gestione del centrosinistra”.