Ballottaggi: centrodestra, Ciconte accetti confronto con Abramo

comunali-elezioni600x450webCatanzaro – “Il candidato del PD Enzo Ciconte avrebbe deciso di sottrarsi ad ogni tipo di confronto pubblico con il sindaco Sergio Abramo. O, meglio, questa decisione gli sarebbe stata imposta dal comitato elettorale che ormai lo tiene sotto tutela allo scopo di impedirgli di fare ulteriori danni. Comprendiamo il loro terrore: il raffronto sarebbe per Ciconte impietoso e si allargherebbe ancora di piu’ il divario gia’ sancito dal primo turno. Ma non sara’ scappando che potra’ sfuggire al giudizio degli elettori che l’11 giugno lo hanno gia’ sonoramente bocciato, attribuendogli quasi 13 punti in meno delle sue liste”. E’ quanto scrive, in un documento, la coalizione di centrodestra in vista del allottaggio per l’elezione del nuovo sindaco di Catanzaro. “D’altro canto, cosa dovrebbe dire – scrive la coalizione – ai catanzaresi un candidato che appena un mese fa diceva di non potere andare in televisione perche’ non aveva ancora un programma? A parte le sue folkloristiche e demagogiche proposte (lungomare da Squillace a Sellia, centro congressi a Giovino, etc), dietro Ciconte c’e’ il vuoto assoluto. Ma e’ la storia stessa di Ciconte a raccontarci di un politico che nulla ha dato alla citta’ che lo ha accolto anni fa provenendo dalla sua Soriano. Non c’e’ un’idea, un provvedimento, una legge, una delibera a favore di Catanzaro. Quando ha avuto postazioni di potere ha clamorosamente fallito. Prendiamo l’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di cui e’ stato per anni manager. Se Ciconte – continua il comunicato – fosse davvero bravo ad amministrare e gestire la cosa pubblica, il nostro “pronto soccorso” non scoppierebbe cosi’ come sta accadendo, le liste d’attesa sarebbero cancellate e i reparti sarebbero tutti nelle condizioni di rispondere alle esigenze dei cittadini. Non vogliamo entrare, per eleganza, nel merito di una “politica tutta rivolta al proprio tornaconto””.
“Ci basta ricordare – continua la nota – che Ciconte, totalmente asservito al presidente cosentinocentrico Oliverio, non ha alzato un dito per difendere i finanziamenti per il porto e il nuovo ospedali, messi in discussione da un governo regionale che pensa solo alla Citta’ dei Bruzi. Quanto alle sue pretese di essere un innovatore, ci sarebbe solo da ridire, visto che egli e’ da 20 anni a gestire l’Ordine dei Medici e da altrettanti e’ in politica. Ha ragione Ciconte quando dice che una parte del centrodestra e’ stata sconfitta l’11 giugno. Si tratta di quei pezzi del centrodestra che, in barba ad ogni regola della moralita’ e dell’etica pubblica, sono traghettati sulle sponde del centrosinistra, rimediando una memorabile batosta da parte di un elettorato attento e consapevole. Ora pero’ Ciconte ha un dovere democratico. Accetti le sfide televisive con Abramo, dica – scrive il centrodestra – se ne e’ capace come intende trasformare Catanzaro nella nuova Rimini e, perche’ no, nella nuova Dubai. Con quali soldi, con quale risorse, con quali progetti. Le parole, si sa, non costano nulla. La verita’ e’ che Ciconte non ha nulla da dire ad una citta’ da cui ha solo preso, senza restituire niente. Lo attendiamo, fiduciosi, prima della chiusura della campagna elettorale – si legge infine – in una delle piazze di Catanzaro o negli studi delle televisioni”.