Catanzaro – E’ durato oltre otto ore il primo consiglio comunale del 2018 a Catanzaro, convocato per discutere 11 punti all’ordine del giorno. L’eccezionale lunghezza della seduta, imprevedibile alla vigilia in considerazione di un odg sulla carta non particolarmente impegnativo sul piano politico e amministrativo, e’ stata determinata dal vero e proprio ostruzionismo messo in atto da quattro consiglieri (sui 12 totali) dell’opposizione: per almeno cinque ore Nicola Fiorita e Gianmichele Bosco del gruppo “Cambiavento”, Roberto Guerriero dei “Socialisti e Democratici” ed Eugenio Riccio di “Svolta Democratica” sono rimasti sui banchi della minoranza costringendo la maggioranza a non abbandonare la seduta per garantire il numero legale.
La decisione dei quattro consiglieri di opposizione e’ scaturita dopo la bocciatura, da parte della maggioranza, di un emendamento al regolamento sull’affidamento familiare dei minori, che era al quarto punto all’ordine del giorno. I successivi punti all’odg, tra cui il riconoscimento di sei debiti fuori bilancio, sono stati approvati con il voto favorevole dei 17 (dei 21 totali) consiglieri di maggioranza rimasti in aula e dopo una serie di lunghi e polemici interventi dei quattro consiglieri di minoranza Fiorita, Bosco, Guerriero e Riccio, finalizzati a prolungare al massimo la durata del consiglio comunale, concluso infine dopo 8 ore e 20 minuti di discussione. In precedenza, in avvio di seduta il consiglio comunale di Catanzaro aveva approvato il rinnovo del contratto di servizio tra l’amministrazione cittadina e l’Amc, l’azienda municipalizzata dei trasporti.