Comune Catanzaro: opposizione, “consiglio favorisce un privato”

Catanzaro – E’ polemica a Catanzaro dopo l’ultimo Consiglio comunale, convocato solo 24 ore prima per discutere una sola pratica, relativa a un progetto di riqualificazione ricadente in una periferia, progetto presentato da un’associazione e risalente addirittura al 1998. La pratica e’ stata approvata con i voti della maggioranza, che ha motivato la convocazione d’urgenza della seduta con un’imminente e inderogabile scadenza dei termini, mentre non e’ stata accolta una proposta di rinvio di alcuni esponenti dell’opposizione, secondo i quali il provvedimento non aveva i caratteri d’urgenza bensi’ godeva di un’ingustificata corsia preferenziale.
In una “lettera aperta” ai catanzaresi, il consigliere comunale di “Cambiavento”, Nicola Fiorita, gia’ candidato sindaco alle Comunali del 2017, oggi ha parlato di Consiglio comunale caratterizzato da “due cose molto gravi. La prima e’ di metodo: il consiglio comunale e’ stato chiamato in fretta e furia a esprimersi su una pratica non conosciuta dai consiglieri, non passata dalla commissione competente e la cui urgenza e’ stata fondata su una presunta Pec che nessuno ha potuto vedere. La pratica in questione riguardava l’area del Corvo su cui e’ prevista la realizzazione da parte di “Vivere Insieme” di un campo di calcio, di una struttura socio-sanitaria e di altre meno rilevanti opere. I singoli progetti rientranti in questo bando sono stati predisposti dal Comune all’inizio di agosto, nel frattempo i finanziamenti sono stati revocati dal governo e non si sa se saranno riattivati. Bene, con massima urgenza – ha aggiunto Fiorita – il Consiglio comunale viene chiamato ad approvare una delibera che prevede la manifestazione di interesse del Comune a vendere quell’area a un privato. L’urgenza viene motivata con la necessita’ di non perdere i finanziamenti ma: i progetti sono giu’ predisposti; finanziamenti sono gia’ incerti; la Pec del ministero che prevede la possibilita’ (non il dovere) di integrare il progetto e’ del 7 agosto; l’unica novita’ e’ una Pec di “Vivere Insieme” (del 3 settembre) che chiede di acquistare”.

Secondo l’esponente di “Cambiavento” “quindi per andare incontro all’ interesse di un privato si approva una delibera senza seguire l’iter normale di valutazione del bene che si vende, senza inserire il bene nel piano di alienazione, senza discutere la pratica in commissione. Solo incidentalmente questo privato e’ un consigliere regionale di Forza Italia. Per me, che intendo la politica come realizzazione del bene comune e’ sconfortante assistere alla mortificazione continua e profonda degli interessi della cittadinanza per favorire ora questo ora quell’interesse singolo. Noi consiglieri di opposizione – ha concluso Fiorita nella “lettera aperta” ai catanzaresi – stiamo facendo e continueremo a fare la nostra parte. Ma non basta. I danni che questa maggioranza sta producendo rischiano di essere irreparabili. E’ ora che siate voi, cittadini di Catanzaro, a fare un passo in avanti per impedire che tutto cio’ prosegua come se niente fosse”.
Sulla vicenda e’ intervenuto anche il presidente della Commissione regionale anti-‘ndrangheta, Arturo Bova, di Articolo 1-Mdp, secondo il quale “la denuncia di Fiorita non puo’ rimanere lettera morta nel panorama politico locale, ma soprattutto non puo’ passare inosservata alle istituzioni. Da consigliere regionale e da esponente di Articolo 1-Mdp, quindi, con urgenza intendo attivare ogni canale politico e istituzionale affinche’ si faccia piena luce su una vicenda che, se confermata, metterebbe in evidenza – rileva Bova – come l’amministrazione comunale di Catanzaro abbia operato per preservare l’interesse privato a scapito di quello pubblico”.