Provincia Catanzaro: Abramo, solo uniti si cambia la Calabria

Catanzaro – “Possiamo cambiare la Calabria solo se tutti quanti ci rimbocchiamo le maniche”. Lo ha detto il neo presidente della provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, sindaco del capoluogo calabrese, nel suo intervento dopo la proclamazione alla guida dell’ente intermedio avvenuta questa mattina. Abramo ha in primo luogo ringraziato il predecessore Enzo Bruno e gli altri piu’ recenti presidenti della Provincia di Catanzaro, Michele Traversa e Wanda Ferro, che – ha spiegato – “hanno gestito bene questo ente”, quindi ha ringraziato “tutti coloro che mi hanno sostenuto, i sindaci e gli amministratori di piccoli, medi e grandi Comuni, la mia coalizione politica che ha voluto fortemente la mia candidatura, a partire da Forza Italia”.
Il neo presidente della Provincia ha poi sostenuto che “la legge Delrio ha creato molti problemi, perche’ a mio avviso un sindaco deve fare il sindaco e non puo’ fare il presidente dell’amministrazione provinciale. Considerata comunque l’attuale legge, ho dato la mia disponibilita’ a occuparmi anche di questo ente intermedio, che e’ fondamentale soprattutto per una programmazione regionale che manca in Calabria: per questo dobbiamo essere ancora a piu’ stretto contatto. Spero – ha aggiunto Sergio Abramo – di essere vicino a tutti i Comuni che attualmente vivono molte difficolta’: come capoluogo di regione abbiamo gia’ dato un aiuto nei servizi essenziali come rifiuti, gas, politiche sociali, sanita’. Ancora non basta, pero’, perche’ le risorse dei Comuni e della Provincia sono poche per i tagli stabiliti dal governo nazionale”.

Abramo ha poi osservato: “Chiedero’ una mano a tutti affinche’ le Province diventino enti forti, con l’unico obiettivo dello sviluppo della Calabria e della necessita’ di dare un futuro ai nostri figli e ai nostri giovani. Su questo dobbiamo fare una politica attenta e straordinaria, perche’ possiamo fare da stimolo per questa programmazione regionale che ancora non vedo: non e’ una questione politica, non voglio parlare male dei governi centrale e regionale, ma ancora non c’e’ un progetto che possa dare fiducia e speranza ai nostri giovani. Siamo in notevole ritardo. Quanto fatto ancora non basta: bisogna andare oltre, e per farlo – ha proseguito il presidente della Provincia di Catanzaro – dobbiamo avere una classe dirigente coesa, e occorre che la politica capisca che, al di la’ dei colori, le famiglie e le persone si aspettano qualcos’altro”. Abramo ha rimarcato “la necessita’ di essere uniti e di mettere in campo un progetto di sviluppo della Calabria”, auspicando anche “un’apertura dell’ente Regione e il contributo della classe imprenditoriale. Troppi litigi e troppe vendette – ha aggiunto – si consumano anche nell’ambito degli enti, nei quali spesso non si percepisce che e’ necessario andare oltre la normale amministrazione, e mettere da parte le visioni e una concezione della cosa pubblica che non ho mai condiviso e continuero’ a non condividere. Al di la’ dei colori politici e delle contrapposizioni politiche, che potranno legittimamente sempre esserci, dico che possiamo cambiare la Calabria solo se tutti quanti ci rimbocchiamo le maniche: non basta che lo faccia un solo presidente o un solo sindaco, e’ arrivato il momento di una professione di umilta’ da parte di una classe dirigente che deve iniziare a guardarsi allo specchio e ammettere anche i propri errori, e che si rimbocca le mani. Su questo – ha rilevato il neo presidente della Provincia di Catanzaro – chiedero’ aiuto a tutti, ai dipendenti provinciali, ai miei consiglieri, all’opposizione”. Abramo ha quindi concluso: “Ho avuto anche molti venti contrari ma ormai abbiamo l’esperienza necessaria per saper controbattere ai venti contrari e ci siamo riusciti. Sono felice di essere qui e onorarmi di questa carica”.