Comune Catanzaro: Bellavista, cittadini annunciano diffisa

Catanzaro – I cittadini residenti delle zone di Stratò, Bellavista, Viale dei Normanni, Fondachello di Catanzaro ed alcuni commercianti ed operatori del comprensorio, si sono incontrati per discutere delle iniziative da intraprendere rispetto all’ emissione dell’ordinanza che da domani vedrà il ripristino del senso di marcia di Bellavista a scendere.
“Il comitato spontaneo – si legge in un comunicato – ha dato mandato al Codacons di diffidare il Comune rispetto a motivazioni che ha già inteso rendere note. Tale iniziativa rispetta il senso di quanto da noi segnaliamo da mesi. I residenti dei quartieri, prendendo atto della totale inaffidabilità dell’istituzione comunale, rispetto alla decisione unilaterale del sindaco – è scritto ancora – intendono rivolgersi direttamente al Prefetto di Catanzaro. Oltre alle riflessioni già poste in essere da cittadini e commercianti costretti a circumnavigare il centro storico per tornare alle loro abitazioni ed alle loro attività, durante la discussione di ieri ne sono sorte altre. In primo luogo – si sottolinea – in un tempo in cui si parla di riduzione delle emissioni quindi di maggiore attenzione rispetto al tema di tutela dell’ambiente nei dei centri storici intasati, la scelta di Bellavista a scendere comporterà un aggravio dal punto di vista delle emissioni nocive nel centro della città”.

Tale ordinanza, si osserva “ha una contraddizione e ci riferiamo al fatto che, quando in origine Bellavista fu attivata con senso di marcia a scendere, i vigili urbani ne chiesero inversione per motivi di sicurezza. Motivi riconducibili alla velocità più alta delle autovetture causanti situazioni di pericolo in alcuni tratti di via Nuova. Per tali ragioni e per tutto quanto già la città conosce, il comitato dei residenti – continua il comunicato – non intende fare passi indietro rispetto ad una battaglia che oltre a ripristinare un senso di marcia ha, a questo punto, l’obiettivo più alto di ripristinare il principio democratico di rispetto delle maggioranze numeriche. Principio del quale – è scritto infine – il sindaco e tutta l’amministrazione, sembrano abbiano ormai smarrito da tempo il nobile significato”.