Badolato: Violenze e maltrattamenti in famiglia, arrestato un 48enne

Catanzaro – Nella serata del 26 ottobre 2021, in esecuzione un’ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura della Repubblica, i Carabinieri della Compagnia di Soverato hanno arrestato un cittadino di Badolato, già noto alle forze dell’ordine, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violenza sessuale.

In particolare, le indagini dei Carabinieri scaturite a seguito della denuncia della vittima hanno consentito di ricostruire i maltrattamenti, fisici e verbali, posti in essere nei confronti della moglie che hanno avuto inizio sin dal principio del loro rapporto e culminati nell’episodio di violenza verificatesi qualche giorno fa ed hanno fatto emergere come l’uomo vessasse psicologicamente e fisicamente la donna, umiliandola in più occasioni e picchiando la vittima, finanche a subire in qualche circostanza atti sessuali contro la sua volontà.
Solo a seguito dell’ultimo episodio di violenza patito, la donna ha trovato la forza di denunciare il comportamento violento dell’uomo ai Carabinieri, che hannoattivato il c.d. “Codice Rosso”, introdotto dalla Legge n.69 del 2019 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”, informando prontamente la Procura della Repubblica di Catanzaro, diretta dal Procuratore Capo Dott. Nicola Gratteri, che a seguito di ulteriori approfondimenti istruttori, ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. del locale Tribunale l’emissione, a carico dell’uomo, di una misura cautelare, mettendo così fine alle violenze subite dalla donna, costretta a penose condizioni di vita.

L’arrestato al termine delle formalità procedurali, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catanzaro, Dott.ssa Gaia Sorrentino, come richiesto dal Sostituto Procuratore Dott. Saverio Sapia che ha diretto e coordinato le indaginidella Procura di Catanzaro, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Catanzaro – Siano.