Temi cardine per lo sviluppo di Catanzaro da condividere con i sindacati

Catanzaro – “I tanti problemi rilevati, dall’emergenza idrica alla depurazione passando per i rifiuti, complicati dalla partita della presidenza del Consiglio comunale la cui chiusura si è protratta per settimane, hanno indotto il sindaco Nicola Fiorita a stilare una scaletta di priorità nell’urgenza amministrativa, certamente plausibile. Ma avendo molto apprezzato la scelta di incontrare i rappresentanti di CGIL, CILS e UIL per la presentazione del suo programma, che ha definito “aperto ai contributi soprattutto ai corpi intermedi proprio per sottolineare il valore della concertazione”, riteniamo opportuno appuntare un promemoria dei temi da affrontare alla ripresa autunnale”. E’ quanto afferma il segretario generale della CGIL Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.
“Come sottolineato dal segretario regionale della CGIL, Angelo Sposato, voler aprire un confronto con le parti sociali è un valore. Ma dobbiamo passare al più presto dalle parole ai fatti, sono troppe le emergenze da affrontare, complicate dal clima pre-elettorali, dalla pandemia e dalla guerra che rallentano la ripresta, dall’incremento dell’energia e delle materie prime, dall’inflazione più alta dal 1986 ad oggi – afferma ancora Scalese -. Torniamo a parlare di Pnnr, di fondi di coesione, fondi complementari, che devono avere una unica cabina di regia e la firma di un protocollo di legalità: serve un confronto con le categorie per indirizzare la spesa pubblica. Perché individuare finanziamenti significa progettare, costruire un percorso di cui questa città sia capofila, come succede in altri ambiti e in altri settori. Ricordiamo il valore della programmazione per le periferie, e il recuperare della partecipazione dei cittadini nella vita amministrativa. Questa città è ricca di potenzialità che non sono mai state valorizzate. Quello che auspichiamo come sindacato, quindi, è di aprire al più presto un confronto costruttivo su temi cardine: sulle periferie abbandonate e su come concretizzare l’inclusione sociale, sul rilancio del centro storico, sulla creazione delle condizioni necessarie a risollevare le sorti delle attività commerciali ma anche sulla tanto attesa e discussa realizzazione del Polo sanitario che parte dalla reale integrazione tra l’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e l’azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini”. E’ arrivato il momento – conclude Scalese – di allestire un tavolo per ragionare tutti insieme dello sviluppo vero di questa città”.