Amianto: si comincia a pensare alla bonifica

Catanzaro – La Giunta Comunale, presieduta dal sindaco Nicola Fiorita, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Raffaele Scalise, ha approvato la convenzione che formalizza l’accordo tra il partenariato del progetto “Pegasus” e l’utenza finale – Comune di Catanzaro.
Pegasus – acronimo di Pannelli per l’Energia Grid connected in sostituzione delle coperture in cemento Amianto Sperimentazione di una Unità di Sistema – coinvolge la società AzzeroCO2 e l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (IIA) del CNR e affronta il problema particolarmente sentito nel territorio di Catanzaro delle coperture in cemento-amianto. Il progetto vuole sviluppare una procedura economicamente e ambientalmente sostenibile per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto attraverso una serie di passaggi. In particolare: l’identificazione e la valutazione delle superfici in cemento-amianto nel territorio comunale; i test e le analisi di inertizzazione dell’amianto per valutarne lo smaltimento attraverso l’immissione in filiere economiche esistenti; la progettazione di un intervento di rimozione del tetto esistente, sostituzione della copertura e impianto fotovoltaico; la realizzazione dell’impianto FV progettato in sostituzione di una copertura e la realizzazione di un SEU, Sistema Efficiente di Utenza che prevede la possibilità che un impianto di produzione sia connesso, attraverso una piccola rete elettrica appositamente realizzata, con l’impianto elettrico di un solo altro utente purché posto in lotti confinanti pilota; una campagna di comunicazione presso la cittadinanza per far conoscere e replicare il modello.
L’obiettivo di Pegasus è quindi da un lato dimostrare la sostenibilità economica della sostituzione di tetti in amianto con impianti fotovoltaici, e dall’altro fornire al Comune di Catanzaro una procedura e gli strumenti per realizzare delle SEU, anche coinvolgendo i cittadini, per massimizzare i benefici economici e sociali degli interventi.
“Quella che può sembrare materia per soli addetti ai lavori, e per gli aspetti tecnici sicuramente lo è – commenta l’assessore Scalise – nasconde in realtà una prospettiva ampia che si apre per la città in tema di tutela dell’ambiente e di efficientamento energetico; due fronti che ormai sappiamo essere cruciali per la qualità della vita. Realizzare il progetto pilota, peraltro senza che via siano costi a carico del Comune, significa testare un modello replicabile che tornerà utilissimo all’Amministrazione per pianificare una politica complessiva di risanamento e, al contempo, di approvvigionamento energetico rinnovabile. Questo perché, al di là della superficie che andremo a bonificare grazie al progetto pilota, potremo disporre alla fine della mappatura completa delle superfici pubbliche e private che necessitano del medesimo intervento. È la conferma – conclude Scalise – che sul tema dell’ambiente e della crescita sostenibile, il governo cittadino mantiene l’impegno di portare avanti ogni possibile azione utile”.