Soverato, Carabinieri:liberato un pastore tedesco rinchiuso in un furgone dal suo padrone

Catanzaro – I controlli dei Carabinieri della Compagnia di Soverato, unitamente a quelli Forestale della Stazione di Davoli, proseguono senza sosta, anche nell’ambito della tutela della fauna.

A Satriano, i Carabinieri della Stazione Forestale di Davoli, intervenuti anche su segnalazioni di associazioni animaliste, hanno accertato che un cane di taglia media era tenuto in condizioni incompatibili per la specie e che era stata omessa la prevista comunicazione relativa al cambio di residenza del luogo di detenzione. In particolare, i militari intervenuti unitamente a personale del Servizio Veterinario dell’ASP, hanno appurato che un pastore tedesco, sebbene si presentava in buono stato di salute e nutrizione, veniva tenuto rinchiuso all’interno di un furgone. Al detentore del cane sono state contestate sanzioni amministrative per un importo totale di 620 euro per violazione delle norme previste dalla Legge Regionale sull’istituzione dell’anagrafe canina, sulla prevenzione randagismo e sulla protezione degli animali.

I militari della Stazione di Soverato hanno elevato sanzioni nei confronti del possessore di una tartaruga di terra di circa 4 anni, illegalmente detenuta in una cassetta di plastica presso la sua abitazione. L’esemplare, che si presentava in buono stato, è stato affidato a personale zoofilo del WWF Calabria per il successivo ricovero presso il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) del parco della biodiversità di Catanzaro, ritenuto idoneo a ospitarlo.

La Testudo hermanni, comunemente conosciuta come tartaruga terrestre, è una specie la cui commercializzazione e detenzione è tutelata dalla Convenzione di Washington e autorizzata tramite certificato CITES che ne attesti la lecita provenienza. La convenzione, nota anche come CITES (Convention on International Trade of Endangered Species), regolamenta il commercio di specie vegetali e animali selvatici, vivi o morti, a rischio di estinzione. In Italia la Legge n. 150 del 1992 ha recepito la convenzione, prevedendo pene severe per i trasgressori.

Il commercio illegale di specie selvatiche in via di estinzione, a cui la Convenzione di Washington si riferisce, rappresenta la quarta attività illecita più rilevante al mondo, tanto che, secondo i dati delle Nazioni Unite, il valore annuale di tale traffico è stimato tra i 7 e i 23 miliardi di dollari statunitensi.