“Artisti in Corsia”, quando la musica cura e regala speranza ai bambini malati. Successo per la VII edizione al Teatro Politeama di Catanzaro

Catanzaro – Hanno intrecciato le loro storie alle note di un pianoforte, ai ritmi di una batteria, al calore di una voce. La musica è entrata nelle loro vite con delicatezza, trasformando le corsie dell’ospedale in spazi di speranza e colore. In un percorso parallelo a quello delle cure, ha saputo accarezzare la stanchezza, alleviare lo sfinimento emotivo e riaccendere la luce nei momenti più bui. È diventata energia, forza e sorriso, un’arma silenziosa ma potente per combattere gli effetti collaterali della malattia, dimostrando che l’arte può essere cura e rinascita.
È il filo conduttore della manifestazione “Artisti in corsia” che, anche nella VII edizione in scena ieri sera sul palcoscenico del Teatro Politeama di Catanzaro, si conferma una occasione imperdibile per raccogliere fondi destinati al progetto “We Will Make Your Dream Come True”: un’iniziativa che da anni trasforma i sogni dei bambini malati in realtà, facendo loro vivere esperienze straordinarie.
L’evento è organizzato dall’associazione Acsa&Ste Ets, presieduta da Giuseppe Raiola, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria e direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco”, e dalla dottoressa Maria Concetta Galati, direttore di Oncoematologia Pediatrica e del Dipartimento Onco-ematologico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco”, in collaborazione con il Lions Club Catanzaro Host presieduto da Pietro Maglio e il supporto del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro, dottoressa Simona Carbone, rappresentato in conferenza stampa dal direttore sanitario, Domenico Perri.
Una serata all’insegna della musica e della solidarietà, quindi: il sipario si è aperto sull’esibizione del coro di “Artisti in corsia”: “Gente Magnifica Gente”, cantata da Enzo Principe, accompagnati dalle coreografie della Maison de la Dance ha rotto il ghiaccio coinvolgendo il pubblico in platea.
La serata, condotta da Domenico Gareri e Sarah Memola, è iniziata con un suggestivo brano al pianoforte eseguito da Beatrice Chimirri, che ha introdotto un talk con il dottor Giuseppe Raiola e la dottoressa Maria Concetta Galati. Hanno raccontato la storia e il valore del progetto, ripercorrendo sogni realizzati e tracciando prospettive future.
“Pensiamo già alla prossima edizione di Artisti in Corsia – spiega il dottor Raiola –. Quando vediamo un bambino con particolari doti artistiche, iniziamo a costruire con lui un rapporto speciale. Questo ci permette di abbattere quei muri invisibili che spesso si creano in ospedale”.
“Gli artisti di questo progetto sono ragazzi che hanno attraversato la nostra corsia, quella di pediatria o di oncologia pediatrica – dice ancora Raiola -. Ma sono davvero artisti. Artisti in Corsia ci aiuta a superare le barriere tra paziente e terapeuta. È una formula preziosa che contribuisce a sdrammatizzare sia la patologia che il lungo periodo di degenza”.
“I sogni realizzati sono stati davvero tanti, ognuno sempre più sfidante – racconta la dottoressa Maria Concetta Galati –. Mi vengono in mente quelli che più mi hanno coinvolto: il viaggio in elicottero di due bambini o la bambina che desiderava addestrare i delfini. È meraviglioso realizzare i sogni dei nostri piccoli pazienti. A volte possono sembrare banali, altre volte sono più impegnativi, ma ci danno sempre grandi soddisfazioni. Tutta questa attività è possibile anche grazie a una dirigenza aziendale illuminata, a partire dalla dottoressa Carbone, commissario straordinario. Se non ci fosse questa sensibilità verso l’umanizzazione delle cure e verso progetti che aiutano i pazienti ad affrontare il loro percorso in maniera più leggera, non potremmo fare tanto”, ha concluso la dottoressa Galati.
Il primo momento musicale è stato affidato agli infermieri Melissa Lumare e Alessandro Pugliese che hanno interpretato “Guarda che Luna”, seguito da un’emozionante recitazione di Giuseppe Maria Vitale, che ha proposto “A Livella”.