Cosenza – “Il lavoro del M5S per impedire la riattivazione della centrale a biomasse del Mercure, sul Pollino, continuerà senza tregua». È quanto afferma il deputato M5S Paolo Parentela, che ha presentato una nuova interrogazione parlamentare sulla vicenda. «La presidenza del consiglio dei ministri – spiega Parentela – mi ha negato l’accesso ad importanti documenti relativi al processo di riattivazione della centrale, che ho dovuto richiedere attraverso un’interrogazione. Non capiamo dove stia l’interesse del Governo a nascondere la relazione del Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Il Cinque Stelle continua: “Sulla centrale del Mercure, stiamo lavorando anche in sede europea grazie all’interesse degli europarlamentari Laura Ferrara e Piernicola Pedicini, che stanno cercando di far rispettare la sentenza del Consiglio di Stato del 2012 e per far modificare la parte del pacchetto Ue “Aria pulita” che proprio in questi giorni è in discussione a Bruxelles e, colpevolmente, manda in deroga le centrali a biomasse come quella del Mercure, per esonerarle dai limiti di emissione di inquinanti e, di conseguenza, tutelare le lobbies dell’energia. La presenza della centrale nella zona protetta più grande d’Europa, metterebbe in serio rischio la flora e la fauna del Pollino. Un vero dramma per l’economia sostenibile della zona”. Parentela conclude: “Il governo Renzi e le regioni Calabria e Basilicata insistono a voler riattivare la centrale, nonostante il parere contrario delle popolazioni della zona e la sentenza del Consiglio di Stato. Come al solito si difendono gli interessi di lobbies e centri d’affari e non quelli del territorio e dei cittadini”.