Il Coisp ricorda a Soverato la strage di Capaci

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Catanzaro – “Più sicurezza, più legalità. Volano di sviluppo in Calabria. Strumenti giuridici e tutela quali contrasto alla corruzione”. E’ questo il tema dell’incontro in programma lunedì 23 maggio, alle 17,58, nella sala consiliare “Bruno Manti” del Comune di Soverato.
L’orario scelto per l’iniziativa è indicativo perché l’iniziativa promossa dalla Segreteria calabrese del Coisp – il Sindacato Indipendente di polizia – e dall’Amministrazione Comunale di Soverato, intende essere un’occasione per ricordare la strage di Capaci. Il 23 maggio, alle 17,58, infatti, ricorre l’anniversario della strage in cui furono trucidati il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie, Francesca Morvillo, e tre agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Saranno proprio le dure e tristi immagini della strage ad aprire il convegno.
All’iniziativa parteciperanno il Questore di Catanzaro, Giuseppe Racca; il giornalista Pietro Comito; il Presidente della Commissione speciale regionale anti ‘ndrangheta, Arturo Bova; l’imprenditore Pippo Callipo; il Presidente di Confindustria Catanzaro, Daniele Rossi; la parlamentare Jole Santelli. Le conclusioni sono state affidate a Franco Maccari, il Segretario Generale del Coisp.
Il programma del convegno prevede anche i saluti del Sindaco di Soverato, Ernesto Francesco Alecci, l’introduzione del Consigliere delegato alla Cultura, Emanuele Amoruso, e del Segretario Generale Regionale del Coisp Calabria, Giuseppe Brugnano. L’iniziativa sarà moderata dal giornalista Simone Puccio.
Il Segretario Generale del Coisp Calabria, Giuseppe Brugnano, ha spiegato: “Iniziative come quella promossa per lunedì a Soverato, sono un importante momento di riflessione, intanto perché non bisogna dimenticare le stragi di mafia con cui le mafie hanno provato a delegittimare le regole dello Stato, ma anche perché il tema in discussione è di assoluta attualità. Solo pochi giorni fa – ha aggiunto Brugnano – il Procuratore Capo di Reggio Calabria, Cafiero de Raho, ha affermato che ‘la Calabria è ancora governata dalla ‘ndrangheta’. E’ un’affermazione forte che non può lasciare indifferenti, per questo associazioni, movimenti, cittadini e tutte le articolazioni dello Stato, devono impegnarsi in un progetto comune che possa liberare la Calabria dal potere malavitoso, capace di insediarsi con i suoi tentacoli ovunque possa trovare terreno fertile per i suoi sporchi affari”.