Rossano: crisi idrica, si riparta dai progetti avviati

rossano-costituenteRossano – “L’azione amministrativa del Commissario straordinario, nel corso degli ultimi sette mesi, ha causato danni gravissimi alla Città. E gli effetti di questa gestione inconsapevole, dettata dalla smania di voler stravolgere tutto senza migliorare nulla, non sono tardati ad arrivare. La crisi idrica che in questi giorni sta attanagliando il territorio di Rossano e principalmente lo Scalo le contrada a est, è figlia anche della cattiva gestione commissariale. Che, invece di occuparsi di rivoluzionare la toponomastica piuttosto che introdurre regolamenti assurdi come quello per l’utilizzo oneroso dei luoghi pubblici, avrebbe potuto impegnarsi per proseguire il programma, già avviato dall’Amministrazione comunale a guida Antoniotti, di consolidamento della rete idrica oppure per incentivare la raccolta differenziata che, da quanto risulta, è ritornata nuovamente ai minimi storici”.

È quanto fanno sapere i Consiglieri comunali del movimento Rossano Prima di Tutto, Giuseppe Antoniotti e Antonio Barone, invitando il sindaco Stefano Mascaro a sollecitare gli uffici comunali affinché vengano adottate con urgenza e tempestività tutte le procedure tecniche ed amministrative per far fronte all’emergenza idrica.

Purtroppo – dicono i due rappresentanti civici del Movimento – i problemi legati all’approvvigionamento idrico non nascono di certo oggi. È una questione che ci trasciniamo da decenni e per far fronte alla quale, negli ultimi cinque anni, avevamo intrapreso delle azioni incisive. Innanzitutto potenziando la rete dei pozzi comunali che hanno permesso di avere una portata maggiore di acqua allo Scalo e nelle zone di Seggio e Amica. E poi, ancora – ricordano – abbiamo realizzato con fondi di bilancio un tratto dell’acquedotto nella zona alta di Piragineti; abbiamo intercettato un finanziamento di 200mila euro e realizzata la nuova rete idrica Rinacchio-Santa Maria delle Grazie, mentre è in itinere un finanziamento di ben 2milioni di euro da fondi regionali, intercettati dal Governo Antoniotti per ammodernare il condotto delle acque nel Centro storico. Senza dubbio capiamo bene – proseguono i Consiglieri comunali – le difficoltà nel gestire la costante emergenza idrica, soprattutto in estate. Certo la nostra Regione paga un difetto strutturale dovuto al tracciato degli acquedotti che, pur incanalando le sorgenti presenti nelle montagne, trasportano l’acqua attraverso adduttrici che cammino perlopiù lungo la costa. Questo determina che le condotte devono essere obbligatoriamente spinte da costosissime pompe sollevatrici che molto spesso vanno in avaria. È pur vero, però, che se nella sciagurata fase commissariale, invece di fare ricreazione, si fosse pensato di più alle reali esigenze della Città probabilmente oggi non ci troveremmo a dover far fronte all’ennesima situazione di emergenza. Oggi – concludono Antoniotti e Barone – per uscire da questa crisi è necessario ripartire proseguendo l’attuazione dei progetti avviati dalla precedente Amministrazione comunale.

Intanto, prosegue l’attività politico-culturale del movimento “Rossano Prima di Tutto”. Lo scorso venerdì 1 luglio, nella sala della ex delegazione comunale, allo Scalo, è stata convocata l’assemblea del consiglio costituente del movimento. L’obiettivo del nuovo soggetto politico civico-territoriale è quello di fare sintesi all’interno dei diversi ambienti della destra cittadina: da quella sociale a quella moderata, passando per la destra movimentista. Alla riunione ha partecipato anche l’Unione di Centro (Udc) – con il segretario cittadino Giovanni Caruso – partner politico storico del centro destra rossanese e partito che da tempo e con grande determinazione e coerenza in Città sostiene questo percorso politico.