Rossano: riprende attività gruppo d’azione per la verita’

gruppo-azioneRossano(Cosenza) – Dopo la pausa estiva, i componenti del Gruppo d’Azione per la Verità si sono riuniti per fare il punto della situazione, analizzare l’esistente, e decidere circa le soluzioni da adottare nell’immediato futuro. L’organismo intanto cresce di numero e mantiene la disponibilità di accogliere nuove adesioni provenienti da tutte le sfere sociali, consapevole che per combattere questa dura battaglia di giustizia sia necessario il coinvolgimento di tutti.
Il Gruppo d’Azione per la Verità nasce con l’obiettivo di conoscere le ragioni della chiusura dell’ex Tribunale di Rossano, ancora oggi avvolte dal mistero. E senza risposta da parte degli organi dello Stato. Si suppongono scelte discrezionali e parziali a danno dell’ex presidio di Rossano e a vantaggio di altri territori beneficiari di coperture e protezioni.
Il Gruppo d’Azione per la Verità in attesa delle decisioni che assumerà il Consiglio Superiore della Magistratura in ordine ai due dossier notificati nei mesi scorsi, è a lavoro per stabilire le prossime azioni di lotta. Al vaglio una richiesta di incontro al Capo dello Stato e, in autunno, nel caso non dovessero giungere notizie confortevoli è programmata una nuova protesta nella Capitale. Tappa: il Quirinale.
gruppo-azione1I dossier inviati al Csm ricostruiscono da un lato i livelli di inefficienza derivanti dall’accorpamento del tribunale di Rossano a Castrovillari, dall’altro pongono in evidenza i presunti i limiti di una certa magistratura nel dare seguito ad attività d’indagine protesa ad accertare cosa sia avvenuto nella fase preliminare la chiusura del presidio di Viale Santo Stefano.
Allo stesso tempo, appaiono sospetti, i silenzi maturati negli anni circa la sequela di denunce presentate presso le procure di Roma, Salerno e Castrovillari.
Il comprensorio jonico vive un momento difficile. Lo Stato continua nella sua politica isolazionista e di depotenziamento di servizi e prestazioni.
Giustizia, sanità, infrastrutture, rientrano tra le emergenze territoriali. L’area urbana Corigliano-Rossano, in particolare, è vista solo come sede per migranti e terroristi islamici, nel frattempo lo Stato arretra e sopprime presidi di giustizia e ospedali, depotenzia e smembra attività pubbliche, nega e calpesta il diritto alla giustizia, alla salute e alla mobilità.