Cosenza: Presidente Provincia visita Ente Nazionale Sordi

dinatale-sordiCosenza- Il Presidente della Provincia di Cosenza,  Graziano Di Natale, si è recato in visita all’ENS – Ente Nazionale Sordi – per testimoniare l’attenzione dell’Ente e sua personale sulla condizione della comunità sorda e sulla necessità non più eludibile da parte delle istituzioni pubbliche di adoperarsi per una reale inclusione sociale dei non udenti.
Graziano Di Natale ha ricordato l’impegno storico della Provincia di Cosenza a favore delle persone affette da disabilità uditiva, la cui competenza discendeva addirittura da un Regio Decreto del 1934. Da allora acqua sotto i ponti ne è passata molta e anche l’integrazione scolastica ha via via superato remore e ostacoli, prevedendo i servizi di sostegno alla comunicazione per gli studenti sordi nelle scuole, un servizio assicurato puntualmente dalla Provincia di Cosenza in relazione all’istruzione secondaria superiore. Tuttavia, proprio di recente, la Legge Delrio di riforma delle Province ha tolto a questi Enti tutte le “competenze assistenziali”, compresa quella del sostegno agli studenti sordi. dinatale-sordi1Ma se tutto è di nuovo in divenire – con l’assistenza ai disabili ormai in capo alla Regione, che dovrà necessariamente delegare ai Comuni l’esercizio della funzione stessa – per il Presidente Di Natale l’attenzione della Provincia di Cosenza verso i problemi delle persone svantaggiate non verrà assolutamente meno; e la questione sarà certamente affrontata al tavolo istituzionale regionale, che dovrà individuare i bacini territoriali ottimali per l’esercizio di determinate funzioni e le intese o l’ esercizio associato di alcune funzioni da parte di ciascuna Provincia con i “suoi” relativi Comuni.
Nondimeno secondo Di Natale i problemi della comunità sorda non finiscono certo all’interno delle mura scolastiche, ma coinvolgono l’intera vita di relazione e il rapporto stesso con le città: “L’impegno prioritario delle Istituzioni deve essere quello di avviare i sordi alla vita sociale, di agevolarne il collocamento al lavoro, di garantire loro l’assistenza e l’educazione. Ma la politica è purtroppo ancora indietro rispetto all’esigenza di assicurare pari dignità a tutti i cittadini, promuovendo la crescita e l’autonomia delle persone con handicap”.