Corigliano Calabro: Natale Casa Protetta “San Pio e Madonna dell’Immacolata”

Corigliano Calabro – Natale all’insegna della solidarietà, del rispetto e della gratitudine nei confronti degli anziani, pietre miliari di ciascuna famiglia e testimoni della memoria storica della comunità. È questo il nobile obiettivo che ha animato la grande festa di Natale svoltasi nel pomeriggio di ieri presso la Casa Protetta “San Pio e Madonna dell’Immacolata” di Corigliano Scalo. I numerosi anziani ospiti dell’accogliente struttura di contrada Cozzo Giardino hanno così vissuto un’iniziativa all’insegna della gioia di vivere e dell’allegria, celebrando i riti di preparazione al Santo Natale.
Grazie alla volontà del fondatore e direttore della Casa Protetta, dottor Giuseppe Chiaradia, nonché degli educatori e delle educatrici della struttura, si sono registrati entusiasmanti momenti di condivisione e socializzazione. In compagnia di parenti e amici, nonché di dolci tipici della tradizione natalizia coriglianese, gli anziani hanno ricevuto la gradita visita di un simpatico team di “Babbi e Babbe Natale”, arrivati a bordo di alcuni caratteristici “Ape” addobbati per l’occasione, che hanno consegnato loro alcuni regali all’insegna di gradevoli intermezzi di musica e danza.
Particolarmente toccante e apprezzato da tutti i presenti è stato il momento della lettura di una filastrocca dal titolo “Il Natale che vorrei” da parte dell’insegnante e scrittrice Isabella Freccia, apprezzata autrice di testi incentrati sulla diffusione della storia cittadina e sui buoni sentimenti, che per l’occasione ha indossato gli abiti del personaggio-simbolo delle festività natalizie insieme a tanti altri, suscitando negli anziani presenti non poche emozioni e suggestivi ricordi.
Una emozionante iniziativa, pertanto, questa tenutasi ieri pomeriggio presso la Casa Protetta “San Pio e Madonna dell’Immacolata” di Corigliano Scalo, con l’intento di mantenere sempre vive le tradizioni e, soprattutto, rinnovare i sentimenti di stima e affetto per gli anziani, fortemente voluta dal dottor Giuseppe Chiaradia quale segno d’attenzione nei confronti delle persone che vivono in questo confortevole luogo a loro riservato.