Crosia: ex Lsu-Lpu; Russo, governo e regione diano risposte

Crosia(Cosenza – “Stabilizzazione ex LSU-LPU, l’Esecutivo cittadino continua a rimanere impegnato nella vertenza che riguarda i trenta lavoratori precari della pubblica amministrazione e validi collaboratori del Comune di Crosia. Si attendono messaggi concreti dai Governi, nazionale e regionale, e soprattutto alla deputazione calabrese volti redimere e portare a soluzione una questione che si protrae da ormai quasi trent’anni”. Lo riferisce il primo cittadino del comune di Crosia, Antonio Russo, che aderendo ad un’iniziativa promossa da ANCI Calabria, il prossimo Lunedì 5 Novembre a Lamezia Terme parteciperà all’Assemblea regionale dei Sindaci convocata per discutere delle problematiche legate al processo di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e della pubblica utilità.

“Confermiamo ancora una volta – dice il sindaco Russo – la nostra piena e totale disponibilità ad occuparci di questa annosa vertenza consapevoli del fatto che il contributo lavorativo offerto in tanti anni di servizio dai lavoratori appartenenti all’ex bacino Lsu-Lpu rappresenta un patrimonio essenziale ed indispensabile nella complessa macchina operativa e di servizi del Comune di Crosia e, più in generale, di tutti i comuni della Calabria. Lunedì prossimo – precisa ancora il Primo cittadino – parteciperò personalmente all’assemblea dei sindaci calabresi convocata dall’Anci per un confronto sulla questione. E già in quel contesto ci attendiamo di ricevere risposte concrete ed esaustive dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, e dai parlamentari calabresi. Sento e faccio mia questa problematica, dal momento che sono i comuni e i sindaci in prima persona ad essere coinvolti insieme ai lavoratori e le loro famiglie alle quali va tutto il nostro sostegno e la piena solidarietà. Spero che da questo incontro sia il governo regionale che quello nazionale al più presto e comunque entro il 31 dicembre prossimo, data di scadenza dei contratti, assumano impegni precisi e disposizioni legislative che – conclude – possano derogare alle normative in vigore”.