Sanita’: medicina legale Corigliano-Rossano non sara’ smembrata

Corigliano-Rossano – “Il centro di Medicina Legale di Corigliano-Rossano continuerà ad operare secondo le funzioni avute fino ad ora sia per quanto riguarda gli accertamenti di invalidità civile che per gli stati di handicap. Nessuno smembramento, dunque, né cervellotiche ipotesi divisorie che in un primo momento avevano paventato l’accorpamento dell’area di Corigliano a Castrovillari e quella di Rossano a Cosenza”. È quanto annuncia il presidente nazionale de il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, che raccogliendo le preoccupazioni di tantissimi cittadini, allarmati dalle notizie divulgate nella giornata di ieri rispetto allo smembramento del centro medico legale di Corigliano-Rossano, stamani ha chiesto di poter incontrare con urgenza il management aziendale dell’Asp di Cosenza per chiarire la vicenda e ribadire che la grande Città della Sibaritide ed il suo bacino d’utenza non sarebbero potute rimanere scoperte da un servizio così importante ed essenziale.

“Abbiamo ricevuto dal direttore generale dell’Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, – dice Graziano – fondate rassicurazioni sulla permanenza del centro medico legale a Corigliano-Rossano. Con la delibera N.40/2019 l’azienda aveva evidenziato una possibile carenza di personale medico a copertura del servizio nella nostra Città ed il conseguente rischio che l’utenza cittadina ad altri due differenti distretti, quelli di Cosenza e Castrovillari, già coperti dal servizio. Un’ipotesi scongiurata dall’immediata disponibilità del responsabile dell’Unità operativa di Medicina legale dell’Azienda sanitaria a rimpiazzare subito il personale carente su Corigliano-Rossano”.

“Quindi, – ribadisce il leader del CCI – anche per il 2019 non dovrebbero registrarsi disservizi per l’utenza tantomeno dovrebbero essere assunte illogiche decisioni che mirano nella direzione opposta rispetto al solido e costruendo progetto di consolidamento e potenziamento dei servizi nella nuova città di Corigliano-Rossano. Piuttosto – conclude Graziano – nelle prossime settimane dovremo lavorare tutti per chiedere alla Regione e all’Ufficio del Commissario per la Sanità in Calabria, considerate le dinamiche sociali, istituzionali e amministrative che si sono venute a determinare nel nostro territorio negli ultimi mesi, il collocamento di un’azienda sanitaria esclusiva per la Sibaritide”.

La notizia della non chiusura viene annunciata anche dal consigliere regionale Domenico Bevacqua che “allarmato dalle preoccupanti notizie diffuse in merito alla divisione dei distretti sanitari di Corigliano-Rossano e alle pertinenti attivita’ medico-legali”, ha “avuto stamane un incontro con il direttore Asp Raffaele Mauro per chiedere chiarimenti sulla vicenda, anche in ragione delle necessita’ derivanti dall’avvenuta unificazione amministrativa delle due realta’”.

“Al netto delle polemiche – aggiunge – di carattere esclusivamente “politico”, ho inteso soprattutto comprendere le ragioni del paventato smembramento dell’ufficio di medicina legale fra Castrovillari e Cosenza. Accogliendo senza indugi la mia richiesta, della qual cosa lo ringrazio, il direttore Mauro – continua – ha spiegato come le attribuzioni alle Commissioni di Cosenza e Castrovillari sono soltanto temporanee e finalizzate esclusivamente a garantire la continuita’ del servizio, cosi’ come la legge impone. La piena operativita’ delle Commissioni di prima istanza e’ prevista per tutti gli ambiti distrettuali aziendali e, entro il prossimo 10 febbraio, sara’ adottato l’atto deliberativo con l’indicazione dei componenti effettivi per tutte le aree territoriali: Cosenza-Savuto-Valle Crati, Esaro-Pollino. Tirreno, Ionio. Nessuno stravolgimento dunque, ma pieno rispetto per l’area ionica, coerentemente con l’esistenza della citta’ unica di 80.000 abitanti e del relativo territorio baricentrico. Preso atto di quanto appreso, continuero’ naturalmente a vigilare – conclude -per la pronta applicazione di quanto riferito, affinche’ i provvedimenti da adottare siano sempre conformi alle legittime esigenze della comunita’ corigliano-rossanese nel suo complesso e nella sua piena unita’”.