Castrovillari: scongiurata chiusura laboratorio analisi agli esterni

Castrovillari – “Scongiurata per il momento la chiusura del Laboratorio di Analisi di Castrovillari che da lunedì avrebbe potuto non erogare più servizi agli esterni essendo sottorganico e con pochissime unità a disposizione.”
Lo ha dichiarato, questa mattina, a margine dell’autoconvocazione dei Sindaci del Pollino all’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, il Sindaco di Castrovillari , Domenico Lo Polito, coordinatore del Comitato Territoriale per la Salute il quale durante la riunione ha posto pure il problema della continuità di Ortopedia con il blocco di qualsivoglia provvedimento di trasferimento, seppur di pochi giorni, di personale assegnato all’Ospedale Spoke di Castrovillari.
Erano presenti per l’occasione i primi cittadini di Morano CalabroNicolò De Bartolo,di LungroGiuseppino Santoianni con il consigliere Vincenzo Pavone, di MormannoGiuseppe Regina, di SaracenaRenzo Russo, di FirmoGennarino Russo, di FrascinetoAngelo Catapano, di AcquaformosaGennaro Capparelli conl’Assessore Giovanni Manoccio, nonché il presidente del consiglio Piero Vico ed i consiglieri comunali Peppe Santagada edEra Rocco di Castrovillari, oltre Vincenzo Casciaro per la Cgil e Pino Angelastro in rappresentanza del Comitato per la tutela dell’Ospedale di Castrovillari e della Sanità del Territorio.
La manifestazione ha voluto richiamare e rilanciare- come ridetto- urgenze non più procrastinabili per le unità operative del nosocomio di Castrovillari e non solo, con l’ultima legata al Laboratorio d’Analisi.
Fattori che erano stati richiamati da tempo e che hanno prodotto quello che si sta soffrendo- è stato ricordato – perché non affrontati in tempoda chi doveva occuparsene, sapendo dove si stava andando incontro.
La convergenza su Cosenza è stata resa necessaria-si è fatto presente- per scuotere organismi ed istituzioni su un serio e solidale lavoro che corregga queste deficienze le quali non possono che essere ricentrate per migliorare il sistema, ormai in “tilt” tra strutture, diffusione dei servizi, distrazioni di personale ealtro, espressione della grande situazione emergenziale della sanità in cui si nuota.
E che- è stato richiamato fermamente-non possono più essere tollerati dalle popolazioni, bisognose di un’organizzazione certa che eroghi il dovuto con responsabilità e continuità.